Valeria Costantini per il “Corriere della Sera - Edizione Roma”
Viaggiava tranquillo sulla sua bici tra le vie di Anzio quando due uomini hanno iniziato a insultarlo per poi piombargli addosso con l'auto. Ora il migrante, originario della Guinea, è ricoverato in gravi condizioni in ospedale. Gli autori dell'agguato a sfondo razziale invece li hanno rintracciati e fermati i carabinieri.
L'episodio è avvenuto mercoledì sera intorno alle 21. Un vero e proprio raid razzista improvvisato quello messo in atto da due trentenni del luogo, ubriachi e drogati, sulle vie principali di Lavinio, località marittima a ridosso del comune di Anzio. Il migrante di 24 anni, che è da tempo ospite in un centro di accoglienza di Aprilia, stava pedalando in via Goldoni sulla sua bicicletta quando è stato affiancato da una macchina, una Daihatsu Sirion.
A bordo due amici poco più grandi di lui: la serata non era nemmeno iniziata e la coppia era già sbronza e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. I due uomini hanno iniziato a insultare il ragazzo, originario della Guinea, con pesanti epiteti razzisti. Dalle parole al tentato omicidio è stato un attimo. L'auto ha sbandato vistosamente e ha travolto il giovane una prima volta.
Poi c'è stata una decisa inversione di marcia e, viaggiando contromano, i due hanno investito la loro preda una seconda volta. Quella dai risvolti più drammatici per il migrante, rimasto steso a terra, a bordo della carreggiata, inerte e incosciente. Sono stati i diversi testimoni dell'agguato a soccorrere la vittima e ad allertare il 118. Il ragazzo è stato trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale di Anzio, con profonde ferite alla testa e al tronco.
Le sue condizioni sono apparse subito critiche ai medici del nosocomio, che si sono prodigati per salvargli la vita. Ulteriori accertamenti clinici hanno fortunatamente escluso lesioni interne più gravi: per lui la prognosi resta riservata. Nel frattempo è scattata la caccia all'uomo. I carabinieri di Anzio non hanno impiegato molto tempo per individuare gli autori della spedizione razzista.
A notte fonda, infatti, il conducente del veicolo è stato rintracciato ancora a bordo della sua utilitaria mentre guidava su via Batteria Siazzi di Anzio. Sulla macchina erano evidenti i segni dell'investimento appena avvenuto. Per ricostruire la dinamica ai militari sono state utili anche le riprese delle telecamere di alcuni sistemi di sorveglianza privata della zona. Identificato e fermato, il conducente dell'auto - P.D., 31enne con precedenti per spaccio - è stato quindi arrestato e portato in carcere a Velletri. Il suo passeggero, S.L. 30 anni, risultato incensurato, è stato invece denunciato in stato di libertà. La vettura e la bici sono ora sotto sequestro.