Jessica Pishko per “The Establishment”
“Farei di tutto per non trattare le adolescenti“, mi confida un amico psicologo. Perché di loro non puoi fidarti, si fingono amiche e ti accoltellano alle spalle, sono seducenti e repellenti, vanno oltre la comprensione della scienza medica, come se la loro rabbia non obbedisse alle leggi della chimica e della fisica.
Sono vanitose e ingenue, il consumatore perfetto, influenzato da tutto ciò che passa sui social. Vestono come vestono le amiche, parlano solo di sé e si rappresentano su You Tube. Non riusciamo a distogliere lo sguardo. Hanno mani lisce, gambe senza vene ingrossate, pancia piatta. Si avvicinano come Lolite ma poi le scopri innocenti. La bellezza è spesso scambiata per seduzione.
Ma come si sentono loro? Le cheerleader che hanno tutto sono serene? No, le ragazze, dentro, sono spesso a pezzi, vulnerabili, devote a disordini alimentari, mangiate dal consumismo e dal patriarcato. L’attuale mercato per le adolescenti, fra lustrini, cuoricini e fiorellini, mi sembra un tentativo di eliminare il pericolo del sesso. Le ragazzine non sono carine, il loro corpo è sexy e bisogna ammetterlo.
gli adolescenti sono ossessionati da se stessi
In passato si disinnescavano facendole sposare subito, così non causavano problemi. Negli anni ‘40 c’erano solo due motivi per parlare di adolescenti: il marketing e la morale. Sono legati quindi ai due mali della società: il sesso e il capitalismo. In particolare le ragazzine, sono al tempo stesso vulnerabili e pericolose. Valutate a seconda del corpo, eternamente in vendita.
Sono incomprensibili quando parlano a voce alta, strillano, si fanno troppi selfie. Oggi si parla di ragazzine diventate più forti e potenti ma non vedo nessuno che spinge affinché reclamino la loro sessualità. Non sappiamo decidere se sono vittime o carnefici. Ci limitiamo a giudicarle “troppo esposte” o “troppo sessuali”.
Se inviano foto nude, le condanniamo come porno. Ma le riviste mettono quelle stesse ragazze in copertina, quei corpi sono ciò che la gente vuole vedere. Non si può negare che le adolescenti rappresentino il sesso e finché non lo accettiamo, non possiamo parlare di “empowerment”.
GLI ADOLESCENTI SI FORMANO SESSUALMENTE ON LINE.1 gli adolescenti devono scoprire la loro sessualita non aderire a quella imposta dai consumi il sexting diffusissimo fra adolescenti gli adolescenti sono vulnerabili e pericolosi