DAGONEWS
Si sono incontrati per la prima volta all'università all'estero dove lei si è invaghita di lui, senza avere il coraggio di confessarlo. Anni dopo, hanno fatto sesso, lei è rimasta incinta e hanno deciso di crescere il loro bambino insieme.
Lui nel frattempo ha chiesto e ottenuto asilo in Canada e ha presentato domanda affinché anche lei e il bambino potessero unirsi a lui. C'era solo un problema: lui è gay.
Per molti, compresi diversi impiegati dell’ufficio immigrazione che hanno esaminato il caso, questa circostanza non fa di loro una coppia. Ma a ribaltare gli stereotipi con una sentenza storia è stata un tribunale canadese che ha stabilito che la coppia può soddisfare la definizione legale di "relazione coniugale".
Gli avvocati canadesi la definiscono una grande vittoria per i diritti di quelle che molti hanno chiamato "coppie di orientamento misto". «A livello sociale, siamo così abituati al sesso come aspetto determinante di una relazione - ha detto al Washington Post l'avvocato della coppia, Athena Portokalidis - Ma se la definizione si adatta alle coppie non sposate, ma che stanno insieme da 50 anni, perché non può adattarsi alle coppie di orientamento misto?».
Il 17 settembre, durante il processo di appello, il giudice Janet M. Fuhrer ha detto che la Divisione canadese sull'immigrazione ha agito "facendo affidamento sugli stereotipi" nel respingere la richiesta della coppia: «La decisione dello IAD si è basata su un pregiudizio, concentrandosi sulla capacità delle coppie di orientamento misto a impegnarsi in rapporti sessuali».
Secondo i documenti del tribunale, l’uomo ha ottenuto asilo in Canada perché era stato perseguitato nel suo paese d'origine a causa del suo orientamento sessuale. In quel momento già sentiva la sua compagna di studi. Sono andati in vacanza insieme circa sette anni fa e hanno fatto sesso non protetto. Lei è rimasta incinta nel gennaio 2014.
Da quel momento in poi hanno deciso di crescere il bambino insieme nonostante la distanza. Hanno fatto altri due viaggi: una volta durante la gravidanza e un'altra volta quando il loro bambino aveva 2 anni. La coppia parla regolarmente su Skype, ha detto Portokalidis, e l’uomo invia denaro alla donna per crescere il piccolo.
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