Alessio Ribaudo per il “Corriere della Sera”
Per il secondo giorno consecutivo, seppur di poco, sale la curva epidemica in Italia. Ieri i nuovi contagiati da Covid-19 sono stati 229: 36 in più rispetto a mercoledì. Oltre il 50% sono stati riscontrati in Lombardia, 29 in Emilia-Romagna e 28 nel Lazio che «sconta» il focolaio di cittadini del Bangladesh positivi.
In totale i guariti sono stati 338 e non è stato registrato nessun nuovo caso in Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Umbria e Val d'Aosta. Ora i positivi sono 13.459, i ricoverati in ospedale 871 (-28 da mercoledì ) e 69 (-2) le persone in terapia intensiva. Ieri, le vittime sono state 12 (-3): cifra che porta a 34.926 il totale dall'inizio della pandemia.
I numeri, insomma, confermano il trend in ribasso segnalato dal rapporto Istat-Iss. A maggio, la media dei decessi è lievemente inferiore a quella dello stesso mese del periodo 2015-2019. Solo nell'area ad alta diffusione del coronavirus si è avuto un eccesso di mortalità (+3,9%). In testa è la Lombardia (+8,6%) ma lontana dai dati di marzo (+190%) e aprile (+112%).
Intanto la Conferenza delle Regioni ha aggiornato le linee guida per la riapertura delle attività: tornano i quotidiani e le riviste dai parrucchieri e si potrà giocare a carte nei bar. Si dovrà indossare la mascherina e rispettare la distanza di un metro tra chi siede allo stesso tavolo e con quelli vicini.
Si pensa anche alle scuole: il commissario straordinario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha bandito la «procedura semplificata e di massima urgenza» per acquisto e distribuzione di 2 milioni di kit sierologici destinati al personale docente e non docente. Dei test si occuperanno medici di base, Asl e distretti sanitari. In più saranno distribuite 10 milioni di mascherine «italiane» gratis.
Arcuri ha parlato anche dei banchi: «Ci sono scuole attrezzate, altre da attrezzare e pensiamo di dover comprare il 40-50% del totale dei banchi».
Fuori dall'Italia, la pandemia fa paura: i contagiati hanno superato i 12 milioni e i morti sono oltre 550 mila. Per il direttore dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, «nella maggior parte del mondo il virus non è sotto controllo».
Gli Usa sono il Paese più colpito con oltre 3 milioni di casi, seguono Brasile (1,7 milioni), India (767mila), Russia (706mila) e Perù (313 mila).
L'Oms, accusata dagli Usa di gestione carente della pandemia, ha annunciato un'inchiesta indipendente guidata dall'ex premier neozelandese Helen Clark e dall'ex presidente liberiano Ellen Johnson Sirleaf.
«Così il mondo capirà la verità su ciò che è accaduto - ha detto Ghebreyesus -. Rimaniamo uniti». Il ministro degli Esteri cinese, però, accusa: «Sotto la bandiera "America first", gli Usa sono diventati il più grande piantagrane degli ultimi anni».