“MARIO D' URSO ERA MIO PADRE” - PARLA NIKKI CARLSON, LA DONNA CHE DICE DI ESSERE L' EREDE DELL’AVVOCATO-BANCHIERE RECENTEMENTE SCOMPARSO: “SONO LA SUA UNICA FIGLIA. CI SIAMO INCONTRATI A MILANO NEL 2015 LA REVISIONE DEL TESTAMENTO? È STATO UN SUO AMICO A CONVINCERMI A FARMI AVANTI” -

Condividi questo articolo


mario d urso mario d urso

Sara Menafra per il Messaggero

 

«Ho fatto questa scelta perché ero legata a Mario e mi piacerebbe che le mie figlie potessero sentirsi italiane». Non è una semplice battaglia legale, quella di Nikki Carlson, la donna che dice di essere figlia di Mario d' Urso, il famoso avvocato-banchiere recentemente scomparso lasciando a nipoti e amici (non era sposato) un' eredità del valore complessivo di 21 milioni di euro e che da alcuni giorni, assistita dall' avvocato Bianca Maria Terracciano, ha avviato le procedure che potrebbero portare alla revisione del testamento.

 

La sua è una storia da romanzo: figlia dell' alta borghesia internazionale è cresciuta in orfanotrofio e solo recentemente ha scoperto le sue vere origini. Eppure, quando parla di d' Urso lo fa con estremo affetto, commossa.

 

Dal 2015, quando racconta di aver scoperto la verità, ha incontrato il presunto padre più volte. Risponde al telefono dall' Etiopia, dove sta facendo un periodo di volontariato. Nikki ha 51 anni, una famiglia e due figlie, e nella vita fa la consulente legale per una società del Minnesota.

 

Signora Carlson come ha saputo che Mario D' Urso poteva essere suo padre?

lella e fausto bertinotti con mario d urso lella e fausto bertinotti con mario d urso

«Un giorno ho ricevuto una telefonata dall' ex marito di mia madre. Mi ha detto che aveva avuto un infarto e che, avendo 90 anni, non voleva più tenere questo segreto. È stato lui a dirmi che mio padre era Mario».

 

Che ha fatto a quel punto?

«L' ho cercato su internet e gli ho mandato una mail, dicendogli che credevo fosse mio padre. Era gennaio del 2015. Mi ha risposto immediatamente, in pochi minuti: cara Nikki, grazie. Ti chiamerò nei prossimi giorni, in questo momento ho una terribile influenza.

 

Sicuramente sarei felice di vederti a Roma. Con affetto, Mario. Mi ha chiamato solo pochi giorni dopo: Sono qui e voglio vederti, ha detto. Era già negli Stati uniti all' aeroporto di New York. Mi ha chiesto di raggiungerlo subito ma visto che ero molto impegnata sul lavoro, nel frattempo ha raggiunto mia figlia Victoria a Palm Beach, in Florida. Hanno passato una settimana insieme».

 

Come è andata?

mario d urso mario d urso

«Lui è tornato in Italia e io a quel punto ho potuto raggiungerlo a Milano. Ero molto felice, se ci penso ora mi viene da piangere. Sono arrivata al mattino, doveva venire a prendermi ma tardava. Ricordo che stavo lì in piedi, aspettando che arrivasse, pensando che fosse troppo bello per essere vero e che non sarebbe venuto. Poi finalmente è arrivato: ci siamo abbracciati, mi ha preso la mano e siamo andati a pranzo.

 

Mi ha detto che era a Milano per degli accertamenti e che aveva appena avuto una diagnosi di cancro ai polmoni e al fegato, mi ha fatto vedere la cartella sanitaria e mi ha confidato di aver già avuto un tumore anni fa. Riteneva di poter guarire ma aveva bisogno di riprendere peso. Effettivamente era magrissimo. Quel giorno sono andata con lui dal medico e da allora abbiamo passato parecchio tempo insieme».

 

Che ha detto dell' ipotesi che lei fosse sua figlia?

«Mi ha confessato di aver saputo di una gravidanza e una volta mi ha confidato che aveva a lungo pensato di avere una figlia da qualche parte in America anche se non mi aveva mai cercata. È una cosa molto triste. Sono la sua unica figlia e pensavo che avremmo potuto passare insieme molto più tempo».

 

Ha idea di cosa sia successo dopo la sua nascita?

Mario D Urso Mario D Urso

«Sono stata abbandonata in orfanotrofio e sono cresciuta in un' altra famiglia, molto semplice. So solo che Mario ha vissuto negli States per un po' a metà degli anni 60, studiava legge a Washington Dc e che ha conosciuto mia madre in quel periodo». Chi era sua madre? «Mia madre naturale è una personalità molto famosa negli Stati Uniti. È di New York ma ora vive a Newport.

 

È un po' strano essere un orfano e avere dei genitori così famosi. Io ho saputo di mia madre solo nel 91 quando mi ha cercato e ci siamo viste una seconda volta, nel 93 a Washington, dopo di che non ha più voluto incontrarmi. Ho provato a chiamarla anche dopo aver visto Mario ma non me l' hanno neppure passata. L' ho conosciuta nel 91, a quel punto anche io ero madre, avevo appena avuto una figlia.

 

Myrta Merlino Mario D Urso e Mons Vincenzo Paglia Myrta Merlino Mario D Urso e Mons Vincenzo Paglia

Mi disse che non era stata una sua scelta, che suo padre era un politico ed effettivamente, all' epoca, era vice sindaco di New York e si stava candidando a governatore. Non volevano uno scandalo, erano persone dell' alta società, le cose oggi sarebbero diverse. Sono madre anche io e mi è difficile capire come mi ha trattata anche dopo, compreso il fatto di non avermi parlato di Mario».

 

Quando ha fatto il test del Dna?

«Preferisco non parlarne visto che c' è un' inchiesta giudiziaria in corso».

 

Chi l' ha convinta a intraprendere la via giudiziaria per vedere riconosciuti i suoi diritti di erede?

«Non ne avrei mai avuto la forza da sola. È stato un amico di Mario a convincermi che dovevo farmi avanti. Non voglio parlare dell' eredità, non è opportuno in questo momento. Ho conosciuto alcuni dei cugini, ho parlato con alcuni di loro anche delle mie intenzioni, alcuni hanno anche conosciuto le mie figlie.

 

Mario mi ha detto che le era molto affezionato e io voglio rispettare le sue volontà. Per me sarebbe una grande fortuna far sentire le mie ragazze almeno in parte europee. Per una persona come me, cresciuta in Minnesota, avere cugini in tutto il mondo e in Europa è una cosa incredibile e spero che le mie figlie possano vivere questa fortuna».

 

Nikki, è riuscita a perdonare?

mario d urso mario d urso Mario D Urso Mario D Urso mario d urso mario d urso

«Ho provato a capire mia madre, ma non ci sono riuscita».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA