Michele Bocci per “la Repubblica”
Quando devono uscire, nelle ipotesi previste dal decreto del Governo, ai cittadini basta rispettare le regole base. «Stare almeno a un metro di distanza dalle altre persone e lavarsi accuratamente le mani è sufficiente », dice Paolo D' Ancona, medico epidemiologo dell' Istituto superiore di sanità. Ci sono poi sistemi di protezione, che però non sempre sono efficaci e talvolta rischiano di essere addirittura controproducenti.
LA SCIARPA SULLA BOCCA
Non ha potere filtrante, spiega D' Ancona, perché le particelle droplet da 50 micron o più le possono trapassare.
I FILTRI PER IL VISO
Ci sono quelle per gli operatori sanitari, che in realtà si chiamano "filtranti facciali" e sono di due tipi, e poi ci sono quelle che possono essere utili a tutti, le mascherine chirurgiche a marchio CE. «Garantiscono un sistema di filtraggio standard, le cosiddette droplet , le goccioline, non passano». Devono coprire la bocca ed il naso e vanno vestite tenendole per gli elastici. «Bisogna ricordare che sono monouso. Devono essere sostituite ogni 2-4 ore, subito se sono umide oppure sporche perché rischiano di non funzionare».
Per rimuoverle vanno prese sempre dagli elastici e ripiegate in due richiudendo su se stessa la parte esterna. Poi devono finire nel contenitore dell' indifferenziata. «Anche con questi dispositivi la protezione è sempre relativa perché il famoso starnuto ravvicinato può far entrare il virus dagli occhi». Sono inutili le mascherine fabbricate in casa con il tessuto non tessuto.
LA PROTEZIONE PER LE MANI
Ecco un dispositivo che può avere effetti addirittura negativi. «Servono agli operatori sanitari, che li sostituiscono dopo ogni paziente», spiega D' Ancona. Possono essere pericolosi se usati dai normali cittadini perché danno sicurezza, fanno pensare che una volta che si sono indossati non c' è più alcun rischio. «E invece anche quando si indossano i guanti bisogna evitare di toccarsi la bocca, il naso o gli occhi. Tanto vale non usarli e piuttosto lavarsi le mani spesso».
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LA DISTANZA
«Per i cittadini basta questa. Molti studi ci dicono che le goccioline di saliva che trasportano il virus non si allontanano di più di un metro dalla persona malata. Se si rispetta quel limite si è certi di non essere contagiati ».
I DISINFETTANTI IN GEL
È un' alternativa al sapone. «Se si dispone di quello e di acqua corrente non serve», osserva D' Ancona.
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