"MESSE NERE A MAIORCA, SO CHE FINE HA FATTO LA RAGAZZA SCOMPARSA. SE MUOIO SAI PERCHÉ'' - LA POLIZIA SPAGNOLA LEGGE QUESTO SMS DI MASSIMILIANO ROSSI, E COME CLASSIFICA LA SUA STRANA MORTE? SUICIDIO!

Malen Ortiz è scomparsa due anni fa a Magaluf. Massimiliano Rossi è un gestore di discoteche italiano, attivo sull'isola. E' stato trovato morto accanto al suo furgone bruciato, con una ferita da coltello nel petto e l'arma lontano dal corpo. Aveva detto alla polizia di sapere come era sparita la ragazza. Eppure gli agenti parlano di suicidio...

Condividi questo articolo


Andrea Galli e Marco Gasperetti per www.corriere.it

 

melen ortiz 4 melen ortiz 4

Malén Ortíz è una ragazzina spagnola di quindici anni scomparsa il 2 dicembre 2013 a Magaluf, sull’isola di Maiorca, e da allora mai più ritrovata, nonostante una massiccia campagna di sensibilizzazione (anche sui social network) della famiglia, che ha promesso ricompense a chiunque fornisca notizie utili.

 

melen ortiz 2 melen ortiz 2

Di notizie sul mistero forse ne aveva Massimiliano Rossi, quarantadue anni, imprenditore molto noto sia a Milano dov’era nato (aveva lavorato a lungo nella discoteca Rolling Stones) e sia in Toscana (aveva gestito l’ex Insomnia di Ponsacco, locale di grido peraltro teatro nel 2011 della morte di un ragazzo per un cocktail di pasticche), prima di trasferirsi proprio sull’isola spagnola per proseguire l’attività di organizzatore di grandi eventi.

 

massimiliano rossi massimiliano rossi

Alle 19 dello scorso 11 agosto Massimiliano, che alle Baleari aveva acquistato due case e trascorreva gran parte dell’anno, ha perso la vita a Felanitx, paese sul versante opposto dell’isola rispetto a Magaluf e comunque distante meno di settanta chilometri dalla località turistica, meta prediletta di giovani da tutta Europa con i loro eccessi di alcol, droga e sesso. Che Massimiliano avesse informazioni su Malén, lo testimonierebbe un sms inviato ad alcune amiche prima di morire, con la morte subito catalogata dalla Guardia civil sotto la voce «suicidio».

 

massimiliano rossi massimiliano rossi

Guardia civil alla quale, il 6 agosto, cinque giorni prima del decesso, «motivato» dall’autopsia come conseguenza della ferita di un’arma bianca, Massimiliano aveva fatto una telefonata alle 21.57 della durata di quattro minuti. Qual è il contenuto di quella conversazione? La signora Daniela, la battagliera madre che sta cercando di scoprire la verità, dice di non saperlo perché non gliel’hanno comunicato.

 

Identico silenzio c’è sull’incontro tra alcuni uomini della Guardia civil e lo stesso Massimiliano, che a luglio era andato di persona dagli investigatori per raccontare di informazioni relative a Malén, a suo dire uccisa durante riti satanici. Che cosa svelò Rossi alla Guardia civil?

 

IL COLTELLO E L’AUTOPSIA

il furgone di massimiliano rossi il furgone di massimiliano rossi

Massimiliano, persona descritta come solare, entusiasta, con una passione per i viaggi e la meditazione, aveva un buco all’altezza del petto. L’arma (un coltello) non era conficcato ma fu trovato a terra, vicino al suo furgone incendiatosi o incendiato (la dinamica è ignota). Massimiliano percorreva una strada fuori Felanitx quando si fermò su una piazzola di sosta, scendendo dal mezzo che stava bruciando e mettendosi a correre per salvarsi. Lo confermano le riprese di una telecamera di sorveglianza della zona. Daniela ha potuto visionare (ma non avere) il video.

 

il furgone di massimiliano rossi il furgone di massimiliano rossi

La visione è stata frettolosa, un venerdì, in una stanza del locale Tribunale che stava chiudendo per il fine settimana. Ma se l’imprenditore voleva uccidersi e se il coltello era a terra, che cosa potrebbe essere successo? Rossi diede fuoco al furgone, si accoltellò, poi si tolse la lama «pentendosi» del gesto? Ci sono altre domande che nello strazio per la perdita del figlio angosciano la mamma di Massimiliano.

 

LA MACCHINA SOSPETTA

Una domanda riguarda una macchina bianca che, sempre ripresa (ma parzialmente) dalla telecamera, si fermò a cinque metri dalla piazzola tre minuti prima dell’arrivo di Rossi. Dalla macchina, che viaggiava nella stessa direzione del furgone, non uscì nessuno: o almeno, nessuno dal lato del guidatore ma il lato del passeggero «sbordava» dalla telecamera; non si può escludere che una persona saltò fuori per nascondersi nei boschi che costeggiano la strada ed eventualmente aggredire Massimiliano salendo a bordo.

 

daniela fadani mamma di massimiliano rossi daniela fadani mamma di massimiliano rossi

La seconda domanda riguarda i soccorsi: alcuni testimoni, alla vista del furgone in fiamme, lanciarono l’allarme. Arrivarono i vigili del fuoco ma senza ambulanza al seguito. Per quale motivo nemmeno provare a soccorrere Rossi? Daniela ha potuto leggere il rapporto dei pompieri e ribadisce che non c’era ambulanza ad accompagnare i vigili del fuoco.

 

LA MESSA NERA

Marco Ollés è un cronista investigativo del Diario de Mallorca . Segue i due casi dall’inizio. Ollés dice che, per Rossi, la Guardia civil ha pochi dubbi: suicidio. L’inchiesta prosegue, però gli investigatori spagnoli non avrebbero incertezze. Del resto le autorità di Madrid, appena saputo dalla Guardia civil della morte di Rossi, non avrebbero informato tempestivamente le nostre autorità consolari in Spagna e avrebbero raccontato quanto successo soltanto dopo, in forte ritardo.

 

massimiliano rossi massimiliano rossi

La madre è spesso a Maiorca, gira, chiede, fin qui invano. Ollés si dichiara non convinto della pista del suicidio, per l’incendio, per il coltello, per quel che sapeva Massimiliano... Il suo sms spedito alle amiche, ad esempio.

 

Ecco il testo: «Visto che fine ha fatto la ragazza sparita a Magaluf due anni fa.... setta satanica presente a Maiorca e credo di sapere dove hanno fatto la messa nera... se muoio sai perché». Rossi forse era davvero in possesso delle coordinate precise del luogo della messa nera e dei resti del cadavere di Malén oppure aveva notizie che portavano agli organizzatori dei riti satanici e del delitto della ragazzina.

melen ortiz 1 melen ortiz 1

 

È da lì che bisogna partire per arrivare all’imprenditore. Chi sta coprendo chi, sull’isola? E come mai c’è questo ostruzionismo nei confronti della mamma, che ancora non è riuscita ad avere gli effetti personali di suo figlio e non riceve lo straccio d’un sostegno? «D’accordo, è la mia battaglia e io la combatto. Ma sono da sola, sola contro tutti. Gli italiani in Spagna, se possono, mi aiutino».

ubriaco ignorato a magaluf ubriaco ignorato a magaluf turisti a magaluf turisti a magaluf turisti inglesi a magaluf turisti inglesi a magaluf turiste di magaluf turiste di magaluf per le strade di magaluf per le strade di magaluf prossima estate da vergogna a magaluf prossima estate da vergogna a magaluf collasso a magaluf collasso a magaluf

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO

DAGOREPORT - CON UNA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE, L'IMPLOSIONE DELLA LEGA E' L'UNICA SPERANZA PER VEDER CROLLARE IL GOVERNO DUCIONI - LA MELONA SA BENE CHE IL REFERENDUM SULL'AUTONOMIA POTREBBE ESSERE L'INIZIO DELLA SUA FINE. NEL PROBABILISSIMO CASO CHE VENGA BOCCIATA, CHE FARA' SALVINI? E SENZA LEGA, CADE IL GOVERNO... - SOTTO SOTTO, LA "NANA MALEFICA" (COPY CROSETTO) LAVORA AFFINCHE' IL 12 NOVEMBRE LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCI LA LEGGE, O ANCHE SOLTANTO UNA PARTE - SULLA NORMA, NON SOLO L'OPPOSIZIONE MA TUTTA FORZA ITALIA MENA TUTTI I GIORNI SENZA PIETÀ. L'ULTIMA? L'EUROPARLAMENTARE MASSIMILIANO SALINI (PER CONTO DI MARINA BERLUSCONI) HA SENTENZIATO: "È IMPOSSIBILE DA ATTUARE" - CALDEROLI, INTANTO, CONTINUA A GETTARE CARBONE NELLA FORNACE AUTONOMISTA...

PER MAURIZIO MOLINARI L'ADDIO A “REPUBBLICA” NON È STATO UN FULMINE A CIEL SERENO: GRAZIE AL SUO STRETTO RAPPORTO CON JOHN ELKANN, SAPEVA CHE LA SUA DIREZIONE SAREBBE TERMINATA A FINE 2024 - LO SCIOPERO DELLA REDAZIONE IN CONCOMITANZA CON “ITALIAN TECH WEEK” BY EXOR HA ACCELERATO IL CAMBIO DI GUARDIA – LA MANO DI SCANAVINO DIETRO LA NOMINA DI MARIO ORFEO, CARO ALLA VECCHIA GUARDIA DI “REP” MA SOPRATTUTTO ABILISSIMO A GALLEGGIARE IN QUALSIASI TIPO DI TEMPESTE EDITORIALI. NON SOLO: "PONGO" GLI CONSENTE IL DIALOGO CON LA DESTRA: GIANNINI E BONINI SAREBBERO STATI INVECE DI ROTTURA - ORFEO HA CONOSCIUTO ELKANN E SCANAVINO ANDANDO A TUTTE LE PARTITE DELLA JUVE – DI FARE L’EDITORE A ELKANN INTERESSA NIENTE. PUNTA A FAR DIVENTARE EXOR UNA REALTÀ IMPREDITORIALE INTERNAZIONALE,  LONTANA DALL'ERA DEGLI AGNELLI A QUATTRO RUOTE (COME DAGO-DIXIT, PROSSIMAMENTE È ATTESO UN BOMBASTICO ANNUNCIO DI "YAKI" DI RISONANZA MONDIALE PER UN INVESTIMENTO DI EXOR DEFINITO DA ALCUNI "FUTURISTA")