VOLANTINO METROPOLITANA LONDRA
1 - LONDRA, LA METRO NON SI FERMA PIÙ “DA AGOSTO VIAGGERÀ 24 ORE SU 24”
Enrico Franceschini per “la Repubblica”
La metropolitana più vecchia del mondo comincia finalmente a funzionare 24 ore. L’Underground, la sotterranea, sua denominazione ufficiale, o la Tube, il tubo, come la chiamano tutti (dalla forma delle gallerie in cui si infila), inizierà un servizio non-stop il prossimo 19 agosto, inizialmente su due linee, per poi ampliarlo ad altre tre.
Al momento, soltanto nel fine settimana, ovvero nelle notti “calde”, dal punto di vista della voglia di divertirsi, del venerdì e del sabato; in futuro, budget permettendo, si vedrà per gli altri giorni. In ogni caso Londra, che sposta sotto terra 3 milioni e mezzo di passeggeri al dì, si mette sullo stesso piano di New York, la sua rivale e gemella dall’altra parte dell’oceano, o quasi: la subway, nella Grande Mela, è aperta 24/7, ovvero 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, 365 giorni l’anno.
Ci sono voluti dodici mesi di trattative per dare alla metro della capitale britannica un servizio notturno, almeno nel week-end: i sindacati hanno chiesto più soldi e più turni, l’allora sindaco conservatore Boris Johnson disse di no, la trattativa con Transport for London, l’ente che amministra i trasporti pubblici in città, è andata avanti a singhiozzo, fra scioperi che hanno non proprio paralizzato (i londinesi, come i newyorchesi, non si arrendono davanti a nulla) ma complicato non poco il viaggio quotidiano verso i posti di lavoro. Alla fine, poco prima di lasciare dopo due mandati il suo incarico, Johnson ha ceduto, si è giunti a un compromesso e la night Tube sta per partire.
«I ritardi causati dal mio predecessore hanno fatto arrabbiare tutti», commenta il nuovo sindaco, il laburista, musulmano di origine pakistana Sadiq Khan. Si inizia con le linee Central e Victoria, a cui si aggiungeranno in autunno la Piccadilly, la Jubilee e la Northern.
Nata nel 1863, l’Underground portò la rivoluzione degli spostamenti veloci ai poveri: tutti potevano andare in poco tempo, per lavoro o per qualsiasi ragione, da un capo all’altro della metropoli. Troppo cara e sempre intasata nelle ore di punta, oggi ha 11 linee, 270 stazioni e 1 miliardo e 300 milioni di passeggeri l’anno. Adesso funzionerà anche di notte, offrendo un’alternativa ai bus a due piani e ai taxi (i tradizionali black cab e Uber, che qui impazza) per la febbre del sabato sera.
2 - MA IN ITALIA LO STOP RESTA A MEZZANOTTE
Paolo Boccacci per “la Repubblica”
Metro h24 a Londra, in Italia il tema non è all’ordine del giorno. Perché? A Milano la rivoluzione notturna finora è stata scartata. Per un tema di costi, ma soprattutto per la sua difficoltà logistica. Delle quattro linee in funzione, tre — la 1, la 2 e la 3 — richiedono un grande sforzo di manutenzione proprio di notte. Gli ultimi treni partono — a seconda dei capolinea — tra mezzanotte e mezzanotte e venti. Poi stop.
Ed è proprio allora che si approfitta per limare i binari e fare riparazioni. Inoltre l’amministrazione ritiene che oggi la domanda degli utenti non sia tale da giustificare un’apertura non-stop, ma che bastino le 15 linee di bus notturni che coprono i tracciati “scoperti” dalla metro chiusa.
Volendo, si potrebbe partire con un test sulla linea Lilla, la 5, automatica e più moderna, con minori esigenze di manutenzione: «In futuro ci sarà la possibilità di un servizio h24, almeno nei weekend, sulla Lilla, l’unica che tecnologicamente lo consente — dice l’assessore comunale alla Mobilità, Pierfrancesco Maran — Vanno mantenuti costi operativi ragionevoli, considerando che la domanda in questa fascia oraria non è cosi consistente».
ROMA - CAOS PER IL BLOCCO DELLA METROPOLITANA
E pensare che la metro aperta a Roma h24 almeno per una volta era stato il sogno del sindaco Veltroni, dell’inventore allora delle Notti Bianche, da consumare tutti in strada, tra musei e spettacoli. Ma quel 27 settembre del 2003 si trasformò in una sorta di incubo metropolitano. Alle 3,30 un terribile blackout si abbatté sulla città e in migliaia rimasero a piedi oppure, ancora peggio, intrappolati nei vagoni e alle fermate.
Insomma, se quella doveva essere la prova generale, andò male. Anche se poi le Notti Bianche che vennero videro i treni viaggiare dalla sera all’alba ininterrottamente. Ma fu solo così che Roma sperimentò un servizio moderno e, soprattutto, ininterrotto. Anche perché nemmeno a Capodanno le tre linee continuano a marciare tutta la notte, ma alle 2,30 chiudono i battenti. E gli orari tutti i giorni sono diversi: dal lunedì al giovedì dalle 5,30 alle 23,30 mentre il venerdì e il sabato per la linea A e la B l’ultima metro parte all’1,30, per tornare la domenica alle 23,30.
ROMA - CAOS PER IL BLOCCO DELLA METROPOLITANA
E la linea C? Per ora si ferma alle 23,30. «Londra — spiega il nuovo direttore generale di Atac, Marco Rettighieri — ha dieci milioni di abitanti, mentre Roma poco più di tre e solo due linee e mezzo di metro. Non credo proprio che l’azienda potrebbe avere un tornaconto economico a sostenere un’apertura h24, penso che uno studio specifico nemmeno sia stato mai fatto. Ma è anche vero che la necessità di far viaggiare i treni tutta la notte non si è mai sentita».