Estratto dell'articolo di Federica Pozzi per "Il Messaggero"
Una storia d'amore tra due ragazzi entrambi minorenni iniziata a pochi chilometri da Roma e finita nelle aule del tribunale di piazzale Clodio, con il giovane rampollo discendente da una nobile famiglia di origini campane - nel frattempo diventato maggiorenne - che deve rispondere di accuse pesanti quali cessione di materiale pedopornografico, detenzione dello stesso materiale e minacce nei confronti della ex fidanzata.
L'imputato, che ha sempre sostenuto che la produzione di immagini intime fosse consenziente, è ora a processo, con rito abbreviato, e attende la sentenza che arriverà a inizio del prossimo anno.
I due nel 2022 si lasciano, lui diventa maggiorenne, Viola (nome di fantasia, ndr) ancora non ha compiuto 18 anni e una sua amica la mette in guardia: sul profilo Instagram del suo ex fidanzato è comparsa una sua foto mentre è nuda nella doccia.
Un episodio di cui viene a conoscenza il padre di Viola che subito sporge denuncia contro il ragazzo (ad oggi 21enne). Partono quindi le indagini e le forze dell'ordine sequestrano il cellulare del giovane rampollo, trovando a suo interno «immagini a contenuto pedopornografico» che ritraevano la ragazza «minore degli anni 18, coinvolta nel compimento di atti sessuali o in pose sessualmente esplicite», si legge nel capo di imputazione.
Non solo, per la procura di Roma, «dopo avere realizzato immagini ritraenti la minore nuda, all'interno del box doccia, in pose sessualmente esplicite, immagini destinate a rimanere private, diffondeva senza il suo consenso le stesse rendendole accessibili sul social network Instagram attraverso il proprio profilo».[...]
Un altro aspetto emerso dai cellulari dei due giovani, e finito nel capo di imputazione formulato dalla procura, sono le minacce rivolte dal giovane rampollo alla ex fidanzata. Il 21enne avrebbe più volte detto alla ragazza, sia a voce che per messaggio «reiterate espressioni minatorie quali: "ma datti fuoco stupida.. non mi fare arrivare al peggio.. a casa non ci torni... ti devi ammazzare.. se non vai via ti picchio", prospettandole un male ingiusto».
L'imputato ha raccontato agli inquirenti di non aver pubblicato su Instagram quella foto - che effettivamente sul suo profilo dopo la denuncia non è stata trovata, ma ciò non esclude che ci fosse e sia stata cancellata - e che le foto e i video erano stati girati da lui ma con il consenso di Viola, insomma una decisione presa insieme.
Sul punto è intervenuto anche il difensore del 21enne, l'avvocato penalista Andrea Colli che ha spiegato come questa sia «una vicenda che nasce quando gli attori erano entrambi minorenni e quindi, forse, inconsapevoli». […]