UNA MODELLA SENEGALESE, ARRIVATA A MILANO PER LA SETTIMANA DELLE SFILATE, È STATA PRESA A SASSATE E SPOGLIATA IN STRADA DA DUE BALORDI CHE LE VOLEVANO RUBARE IL CELLULARE - IL SINDACO SALA HA UN PROBLEMA CON LA SICUREZZA: POCHE ORE PRIMA UN UOMO SI È MESSO A PALPEGGIARE UNA SERIE DI DONNE UNA DIETRO L'ALTRA E POI È SCAPPATO, FINO A QUANDO LA POLIZIA...

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Paola Fucilieri per "il Giornale"

 

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L'allarme sicurezza a Milano non si snoda solo lungo notti di ubriacature folli e lame facili di fine settimana che rotolano lente verso albe complicate. E nemmeno avanza al ritmo quasi frenetico di risse tra ragazzini esaltati, che non esitano a rapinare coetanei imberbi esibendo una sfrontatezza che è anche un evidente disagio.

 

Ci sono le attenzioni eccessive e deviate orientate sulle donne - e i fatti di Capodanno in piazza Duomo con 11 ragazze abusate lo dimostrano - che rientrano in questo sproporzionato quadro di «risveglio» post pandemico.

 

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Lo dimostra fin troppo chiaramente l'episodio - che definire singolare potrebbe apparire un fin troppo facile eufemismo - che lunedì sera ha visto come protagonista un senegalese di 29 anni.

 

Un uomo che, correndo sul marciapiede per circa quattro chilometri, continuava imperterrito a palpeggiare il fondoschiena a tutte le donne che incontrava sul suo cammino per poi rimettersi a correre, quasi si fosse prefissato di stabilire il record dell'ora.

 

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È accaduto lungo viale Monza, una delle principali direttrici che, a nord di Milano, collega la città a Sesto San Giovanni. Una strada molto lunga che l'africano ha percorso, non con poca fatica (a un certo punto si è fermato per riprendere fiato e poi è ripartito) dal civico 319 fino al 16, diretto verso il centro di Milano, dilettandosi nel suo «passatempo».

 

Senza però fare i conti con uno studente italiano ventenne che, mentre lo seguiva, chiamava la polizia. Una volta bloccato dagli agenti delle «Volanti», il bilancio delle donne palpeggiate, era arrivato a quota sei.

 

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Solo una di loro - una 57enne in coda fuori da un ristorante - ha deciso di sporgere denuncia contro lo straniero, ma la polizia si aspetta che possano arrivare altre querele. L'uomo è stato portato in carcere con l'accusa di violenza sessuale.

 

Tuttavia la serata era appena iniziata e la notte, a Milano, come sempre era ancora molto giovane. Un'ora dopo circa non molto lontano da lì - ovvero in via Tadino, zona Porta Venezia - Y. W., un marocchino di 35 anni, ha tentato di rapinare una giovane e nota modella di origine senegalese che in questi giorni si trova a Milano per la settimana delle sfilate e che sarà impegnata in passerella per Prada e Max Mara.

 

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Per la ragazza e per gli amici che erano con lei l'altra sera in centro sono stati attimi di panico. Prima il nordafricano l'ha aggredita, poi quando gli amici di lei sono intervenuti, è scappato, tornando poco dopo con un altro uomo.

 

E con lui, armati di sassi, i due stranieri hanno cercato nuovamente di aggredire la ragazza, strappandole i vestiti, strattonandola e scaraventandola contro il muro, quindi colpendola a uno zigomo con un sasso e nel frattempo cercando di strapparle il cellulare dalla tasca posteriore dei pantaloni.

 

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Gli aggressori hanno anche spinto a terra una delle due amiche della vittima (anche loro sono modelle), ma a quel punto le urla hanno richiamato una pattuglia della polizia locale che in quel momento era in servizio nella zona.

 

Sono stati i vigili a mettere fine all'assalto. E sono riusciti ad arrestare uno degli aggressori (l'altro è fuggito) che, accusato di tentata rapina, è stato portato in carcere a San Vittore.

 

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