Brunella Bolloli per "Libero Quotidiano''
Chissà se con l' esecutivo che si sta formando, partorito con fatica da Movimento Cinquestelle e Partito Democratico dopo giorni di trattative estenuanti, Roma potrà uscire dal pantano in cui è sprofondata.
Per ora la Capitale continua a subìre la grana dei rifiuti: i cittadini sono costretti a convivere ogni giorno con i cumuli di immondizia depositati fuori da cassonetti strapieni, in una situazione più simile al Terzo Mondo che a un museo a cielo aperto.
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Tra la sindaca grillina Virginia Raggi e il governatore Pd della Regione Lazio, Nicola Zingaretti finora non c' è stata la volontà di risolvere davvero l' emergenza, anzi a molti è sembrato che il problema della monnezza non raccolta fosse parte di una battaglia politica tra due fazioni avversarie, il M5S e il Pd, che finora se ne sono dette di tutti i colori.
cassonetti pieni di spazzatura davanti alle scuole di roma
Ne è una prova tangibile la mancata attuazione del cosiddetto piano rifiuti, con il botta e risposta tra l' Ama, azienda capitolina per l' Ambiente, e la maggioranza della Pisana.
MULTE E SATELLITARI Al centro della discussione, per mesi, una nuova discarica da trovare in provincia dove sversare i rifiuti della Capitale, l' ostinato niet grillino ai termovalorizzatori, la mancanza di personale per pulire le strade immonde della città, il botta e risposta tra Raggi e Zingaretti sugli impianti e i ripetuti roghi, come quello devastante al Tmb Salario, su cui s' indaga ancora.
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In sintesi, a Roma il pattume continua ad essere uno dei problemi più gravi e, probabilmente, solo un esecutivo giallorosso se ha veramente a cuore le sorti della metropoli e non le poltrone, potrà tentare un salvataggio in extremis.
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Per ora si sa che la Regione Lazio è pronta a prolungare l' ordinanza con misure straordinarie «fino al primo gennaio 2020». Altri mesi con il disservizio, ha precisato Il Messaggero raccogliendo le dichiarazioni dell' assessore regionale ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani. E questo ritardo è dovuto al fatto che nonostante il pressing del ministro "grillino" all' Ambiente, Sergio Costa, e una prima ordinanza firmata da Zingaretti il 5 luglio, l' Ama, ossia il Comune, non ha siglato finora nessun contratto che consenta di portare all' estero le tonnellate di immondizia prodotte da Roma.
cassonetti pieni di spazzatura davanti alle scuole di roma
Inoltre i due impianti di trattamento privati di Malagrotta non sono del tutto efficienti per cui non è possibile pensare che entro il 30 settembre, data ipotizzata a luglio, l' emergenza rientri. Nossignori: se va bene, si vedrà la luce in fondo al cassonetto solo il prossimo anno.
Morale: i romani saranno ancora invasi dai rifiuti per un po', sebbene la sindaca, ieri, abbia annunciato misure drastiche per chi abbandona i sacchetti in giro. Proprio ieri, infatti, è stato siglato un progetto pilota e sperimentale, nato dalla collaborazione tra l' Ama, Geos e Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per l' acquisizione e l' analisi di immagini da satelliti ottici e dai satelliti radar della costellazione Cosmo-SkyMed sulla città eterna. In sintesi, chi abbandona la spazzatura per strada sarà filmato e multato, in più ogni settimana il radar individuerà aree edificate con potenziale evasione della Tari, la tassa sui rifiuti. Chi non paga, è avvertito.
NUOVI ROGHI C' è allerta ambientale anche in Campania dove sono tornati i roghi dei rifiuti. Il piano, approvato in consiglio regionale all' unanimità, ha decretato lo stop di un mese al termovalorizzatore di Acerra (chiuderà tra due giorni), per cui 40mila tonnellate di scarti saranno evacuate fuori Regione, mentre le restanti 42mila tonnellate saranno destinate a depositi temporanei per un periodo non superiore a 90 giorni.
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha assicurato che farà di tutto per evitare che si ripresenti la situazione già vissuta in passato di guerriglia urbana e degrado, ma intanto sono tornati gli incendi dolosi, specie a Giugliano, in piena Terra dei fuochi, tanto cara al ministro Costa.
E nei prossimi giorni potrebbe peggiorare. «Mentre a Roma Pd e 5 Stelle continuano a cantarsela e a suonarsela per spartirsi poltrone e potere, la Campania brucia: oltre 30 roghi tossici nelle ultime 48-72 ore. Una vergogna», ha scritto il capogruppo regionale campano di Forza Italia, Armando Cesaro.
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