monsignor vallejo balda con tuta mimetica
1. IL PROCESSO / IL MONSIGNORE: LEI DISSE CHE SERVIVA L’AIUTO DELLA MAFIA
Corrado Zunino per “la Repubblica”
Tornato in carcere dopo aver parlato per otto ore – con un telefonino fattogli recapitare in Vaticano all’interno di una torta – con la madre, il cugino, una serie di amici spagnoli e italiani, monsignor Lucio Vallejo Balda ieri pomeriggio ha risposto per tre ore e mezza nell’interrogatorio della procura vaticana.
FRANCESCA CHAOUQUI E VALLEJO BALDA
E ha detto, a volte ribadendo il suo vecchio memoriale, altre volte spostando il tiro: «Al giornalista Nuzzi ho dato 87 password e qualcosa anche al giornalista Fittipaldi perché mi sentivo in pericolo di morte. Quella situazione l’aveva creata Francesca Chaouqui con il gruppo oscuro di persone che si muoveva dietro di lei. Ho dato le password della mia mail e della commissione Cosea perché credevo glie le avesse già date la Chaouqui. Corrado Lanino, che lei dice essere suo marito, ha realizzato il sistema informatico per il Vaticano: lei aveva tutto in mano. E poi immaginavo che Francesca avesse raccontato ai cronisti particolari sessuali sul mio conto, la mia vita privata».
Vallejo Balda, rispondendo a domande dei due pm, ha spiegato: «La mia relazione con Francesca si è rovinata quando l’autista che mi aveva assegnato ha iniziato a controllarmi. Mi aveva raccontato molte bugie, non era la numero due dei servizi segreti italiani. E mi aveva portato a pranzo con Paolo Berlusconi, Luigi Bisignani, con Gianni Letta. La Chaouqui faceva tanti affari fuori da Cosea. Si mise in mezzo per la serie tv di Paolo Sorrentino su un giovane papa americano. Fece entrare la troupe di Sky nella Cappella Sistina per far prendere le misure. Per un concerto raccolse 300mila euro dagli sponsor. Un giorno mi disse: “Dobbiamo cercare aiuto e l’unico aiuto possibile è la mafia”. Io non ero in me, sono stato più volte dallo psicologo».
Ecco, Vallejo Balda ha continuato a professare una sudditanza psicologica nei confronti della pierre calabrese. Nel memoriale anticipato da “Repubblica” disse che il 28 dicembre 2014 in un albergo di Firenze consumò con lei una notte d’amore. La Chaouqui ha sempre negato, sbeffeggiandolo. Ma ieri l’avvocato di Balda ha letto una mail inedita del 27 maggio 2015 in cui Francesca scrisse al monsignore: «Quella sera a Firenze io non fingevo, tu invece sì. Ricordati di quella serata, io ti voglio bene». Balda ha confermato che la notte a cui lei si riferiva era quella della relazione sessuale: «Francesca cercava di concupirmi in ogni modo». Oggi l’interrogatorio riprende.
emiliano fittipaldi e gianluigi nuzzi
BRUNO VESPA PRENDE LA COMUNIONE DA MONSIGNOR VALLEJO I PAPI SANTI SULLA TERRAZZA DELLA PREFETTURA
2. VATILEAKS-2 TRA INTRIGHI E PRIME AMMISSIONI
Carlo Marroni per Sole 24 Ore
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Ieri Nuzzi, assente all’udienza, è stato dichiarato «contumace» dal Tribunale mentre l’altro giornalista Emiliano Fittipaldi (autore di «Avarizia») era presente in aula. L’avvocato difensore di Nuzzi, Palombi, ha fatto presente che Nuzzi ha un processo in corso a Milano e che questo costituisce «legittimo impedimento» ma la Corte, dopo mezz’ora trascorsa in camera di consiglio, ha respinto questa giustificazione dichiarando però che se l’imputato si presenta nelle prossime udienze potrà reinserirsi nel processo.
VALLEJO BALDA CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO francesca chaouqui
L’ordinanza letta dal presidente Giuseppe Dalla Torre ha autorizzato anche l’acquisizione agli atti di una lettera di Chaouqui, indirizzata a Papa Francesco per chiedere di essere sciolta dal «segreto pontificio» e potersi difendere, tuttavia non è stata autorizzata la lettura in aula del documento. La Chaouqui, presente all’udienza, ha invece ottenuto che siano messi agli atti certificati medici riguardanti la sua gravidanza e il rischio di complicanze dovute alla sua presenza in aula.
emiliano fittipaldi e gianluigi nuzzi
Tra i motivi per i quali Vallejo Balda temeva la per Chaouqui anche il fatto che «lei mi aveva detto di essere il numero due dei servizi segreti italiani» ha detto. Inoltre - riferisce l’Ansa - il monsignore ha aggiunto: «Non avevo la certezza giuridica, né le prove, ma la certezza morale che Francesca avesse altri interessi, non completamente legittimi». Fra gli episodi raccontati dal prelato spagnolo c’è stato quello del dicembre 2014, quando «Francesca si sentiva esclusa dal poter continuare il suo lavoro in Vaticano. Durante una conversazione davanti a Casa Santa Marta mi disse: “L’unico aiuto possibile può essere la mafia”».
francesca chaouqui FRANCESCA CHAOUQUI monsignor vallejo balda 11
Molti gli elementi emersi nell’interrogatorio-fiume – è stato riferito al termine dell’udienza dai presenti – alcuni già comparsi in passato. Come la notte in cui in un albergo a Firenze Chaouqui gli si sarebbe presentata in camera, secondo quanto Vallejo Balda ha scritto nel memorandum difensivo. Il processo continuerà oggi mattina e nel pomeriggio. Sono previste ulteriori udienze per l’interrogatorio degli imputati venerdì 17, lunedì 21 e martedì 22. Insomma: non si finirà per Pasqua.