Lara Sirignano per www.corriere.it
Le previsioni per i prossimi giorni parlano di picchi di 25 gradi con Natale e Capodanno al sole grazie all’anticiclone. Uno scampolo d’estate in pieno dicembre attende la Sicilia e negli alberghi dell’isola si registra il tutto esaurito, malgrado il caro voli. Già lo scorso weekend la spiaggia palermitana di Mondello, liberata ormai dalle cabine degli stabilimenti, è tornata a riempirsi e qualche temerario ha addirittura fatto un tuffo. Scene che, ci annuncia il meteo, si ripeteranno durante le feste in arrivo. Palermo è invasa dai turisti in maniche corte e shorts. E i tempi cupi della pandemia sembrano un ricordo lontano.
«Le presenze turistiche sono in continua crescita — dice Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi del capoluogo —. Il boom lo avremo tra Natale e Capodanno e ad arrivare saranno soprattutto gli stranieri: inglesi, francesi, svizzeri, tedeschi, allettati proprio dalle temperature insolite, e qualche giapponese». Dal Sol Levante viaggiano in gruppi vip, così li chiamano gli operatori turistici: piccole comitive con guida al seguito che scelgono vacanze di extralusso. «Ci aspettiamo il tutto esaurito in pochissimi giorni — spiega Farruggio — e questo nonostante i prezzi dei voli che certo non ci aiutino». Un tema quello dei biglietti, fatto scoppiare dal presidente della Regione Schifani che ha annunciato un ricorso all’Antitrust e denunciato l’esistenza di un cartello tra le compagnie, soprattutto per le tratte nazionali con voli Roma-Palermo arrivate a costare come quelle intercontinentali.
L’affluenza è altissima anche nella Sicilia orientale, conferma Federalberghi Siracusa. Città d’arte, spiagge, musei. Ma non solo. «Il clima è tale che si può godere a pieno della natura», dice la direttrice della Riserva Marina del Plemmirio Sabrina Zappalà, che da anni porta avanti con gli operatori commerciali della provincia un progetto di turismo sostenibile: una sinergia tra alberghi, ristoranti, guide finalizzata a far vivere a chi lo voglia una vacanza rispettosa dell’ambiente. «Non potendo prevedere il clima che avremmo avuto — racconta — abbiamo ovviamente smontato le attrezzature estive, dalle passerelle per disabili ai punti di diving, ma venire a passeggiare qui e anche fare un bagno in tranquillità è una esperienza impagabile».
Ma se il caldo favorisce le città e le località di mare, la situazione è decisamente meno rosea in alta quota. L’ultima nevicata risale a 15 giorni fa. «Una spruzzatina — racconta il responsabile del Rifugio Sapienza, la struttura alberghiera più antica dell’Etna —. Chi sperava in una vacanza sugli sci resterà deluso, perché per trovare qualche fiocco bisogna salire a 2.500 metri. Qui da noi è un disastro». Sul vulcano, però, è possibile fare escursioni. «Abbiamo soprattutto turismo locale: scelgono di trascorrere un weekend per salire in vetta». O di pranzare in quota. Per Natale e Capodanno, comunque, il ristorante del rifugio è sold out.