Sara Bettoni e Rossella Verga per il “Corriere della Sera”
Il sale sparisce dalle mense dei bambini negli asili nido, i piatti ritornano pieni nelle cucine, i genitori protestano. Succede a Milano, dove la partecipata del Comune, Milano Ristorazione, con il menù estivo in vigore dal 19 aprile ha eliminato il «sale aggiunto» dalle pappe dei più piccoli.
La direttiva arriva dall' Ats (ex Asl), che prescrive la novità per la prima infanzia «così da abituare al gusto naturale degli alimenti e ridurre la propensione verso cibi troppo salati». Il riso al pomodoro, dunque, è condito solo con basilico. Sulla pasta una spolverata di parmigiano (niente sale neppure nell' acqua di cottura), un po' di formaggio anche nella frittatina e il pranzo - insipido - è servito.
La rivoluzione salutista sorprende le famiglie, che chiedono lumi e sono preoccupate perché i figli stentano ad accettare la novità. A raccogliere le loro lamentele il consigliere comunale di Forza Italia Fabrizio De Pasquale: «Le ricette non sono state modificate in modo da salvaguardare il gusto - attacca -. Non c' è bisogno di essere Cracco per capire che ci vogliono dei compensativi, più spezie ad esempio. Il Comune pensa solo alla conformità dei procedimenti e non al sapore dei cibi che arrivano ai bambini». Mentre i rappresentanti dei genitori parlano di decisione non condivisa e per questo fallimentare.