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Privi della possibilità di andare in ristoranti lussuosi e costretti a rimanere a casa la notte per frenare la diffusione del coronavirus, gli amanti francesi si rivolgono ai sex toys per ravvivare il loro San Valentino.
«Forse in un momento in cui tutto sembra proibito, la sessualità è diventata uno dei nostri ultimi baluardi di libertà» ha detto Patrick Pruvot, fondatore della catena di negozi di giocattoli sessuali Passage du Desir.
Nei tre mesi che precedono il giorno di San Valentino di quest'anno, le vendite nei sette punti vendita del Passage du Desir sono aumentate del 68% rispetto ai mesi precedenti. Un anno prima, le vendite erano aumentate solo del 12% nello stesso periodo. Polsini di caramelle, sex toys e grandi scatole rosse a forma di cuore con 14 sorprese sono tra i pezzi più richiesti e acquistati.
La Francia è orgogliosa di essere una nazione di seduttori. «La seduzione influenza non solo il modo in cui i francesi si relazionano tra loro, ma anche il modo in cui fanno affari, definiscono lo stile, eleggono i politici e amano mangiare e bere» ha scritto Elaine Sciolino nel suo libro La Seduction.
«Per molto tempo, i francesi sono stati lenti ad accettare i sex toys, un tabù che sta lentamente svanendo anche con la pandemia che permette a molte coppie di avere più tempo a disposizione in casa - ha detto Pruvot - La crisi COVID ha accelerato la tendenza all’acquisto».
Altri paesi hanno assistito a un fenomeno simile durante i lockdown. Dalla Danimarca alla Colombia, solitamente conservatrice, le vendite di sex toys sono aumentate all'inizio della pandemia, mentre la catena di biancheria intima britannica Ann Summer ha registrato un picco di vendite durante il primo lockdown.
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