NON È UN PAESE PER MAMME – IN ITALIA AVERE FIGLI È ANCORA UN OSTACOLO ALL'INDIPENDENZA PROFESSIONALE ED ECONOMICA: QUANDO UNA DONNA DIVENTA MADRE IN UN CASO SU CINQUE SMETTE DI LAVORARE. E VA AD AGGIUNGERSI A QUEL TERZO DI DONNE CHE NON LAVORAVA NEANCHE PRIMA - IL 18% DELLE MAMME CHE LASCIA IL LAVORO LO FA PER LA SCARSITÀ DEGLI ASILI NIDO, PER IL COSTO ECCESSIVO DI UNA BABY SITTER O…

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Estratto dell’articolo di Valentina Conte per “la Repubblica”

 

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Dopo la fuga dei cervelli, la fuga delle mamme. Quando la donna diventa madre, in un caso su cinque smette di lavorare. E si unisce a quel terzo di donne che non lavoravano neanche prima.

L’Italia è tra i pochi Paesi Ue, se non l’unico, in cui chi non è maschio deve scegliere: o lavora o mette su famiglia.

 

Come se il figlio fosse un ostacolo alla piena indipendenza professionale ed economica della donna. Lo è alle nostre latitudini. Non il solo, ben inteso. Ce lo ricorda il recente dossier del Servizio studi della Camera dedicato all’occupazione femminile.

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L’Italia annovera il tasso di occupazione femminile più basso d’Europa. […]

 

Nonostante impegni Onu e Pnrr, strategie europee e nazionali. Alla fine del 2022 l’Italia contava il 55% di occupate contro il 69% della media Ue. Quattordici punti di divario. Il 18% poi delle (poche) lavoratrici lascia il posto quando arriva un figlio.

Oltre la metà lo fa perché non riesce a conciliare la vita a casa con quella al lavoro. Il 19% per considerazioni economiche, visto il costo della babysitter e la scarsità degli asili nido. Ce ne sono 13.518 in Italia per 350 mila posti, il 28% sul totale dei bimbi sotto i tre anni. L’obiettivo europeo fissato per il 2010 era il 33%. Quello per il 2030 al 45%. Lontani anni luce.

 

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Dice il rapporto, citando i dati Istat, che dopo la pandemia l’offerta nei nidi è cresciuta di 1.780 posti. Ma «le richieste di iscrizione sono in gran parte insoddisfatte, soprattutto al Sud: 66,4% nel pubblico, 48,7% nel privato».

Il divario tra uomini e donne, quanto ad occupazione, pare un fossato: 17,5 punti che in presenza di figli lievita al 34%. Quello tra donne è però il più eloquente: le occupate tra 25 e 49 anni con un figlio sotto i 6 anni sono il 55,5%, quelle senza figli e nella stessa fascia di età arrivano al 76,6%.

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