OGGI IL CASO LA RUSSA ENTRA NEL VIVO: SFILERANNO IN QUESTURA, A MILANO, I CENTO GIOVANI PRESENTI ALL’ESCLUSIVA DISCOTECA APOPHIS, IL 18 MAGGIO SCORSO, QUANDO LEONARDO APACHE, FIGLIO DI ‘GNAZIO, HA INCONTRATO LA 22ENNE CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE – LE INCONGRUENZE NEL RACCONTO DELLA GIOVANE: HA SOSTENUTO DI AVER AVUTO RAPPORTI SESSUALI ANCHE CON “NICO”, IL DJ DELLA FESTA. MA IL SECONDO UOMO NON SI CHIAMEREBBE NÉ NICOLA, NÉ NICOLÒ. UN ERRORE CHE POTREBBE FAR METTERE IN DISCUSSIONE L’AFFIDABILITÀ DEI RICORDI DELLA GIOVANE…

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provaci ancora, sim by emiliano carli provaci ancora, sim by emiliano carli

1. LA RUSSA JR, LA FAMIGLIA INSISTE “ANCHE LA SIM VA SEQUESTRATA” I PM CONVOCANO 100 TESTIMONI

Estratto dell’articolo di Rosario Di Raimondo e Sandro De Riccardis per “la Repubblica”

 

Mentre inizierà a sfilare da oggi in questura il centinaio di giovani presenti la sera del 18 maggio scorso alla discoteca Apophis, la famiglia della ventiduenne che ha denunciato Leonardo La Russa per violenza sessuale insiste nel chiedere il sequestro, oltre del telefonino del figlio del presidente del Senato, anche della sim.

 

Ritenuta necessaria per raccogliere elementi utili per capire cos’è successo quando i due si incontrano nel locale. […] Per chiedere di scavare anche nella scheda, venerdì scorso l’avvocato della parte offesa, Stefano Benvenuto, ha depositato in procura una richiesta di sequestro, con un riferimento anche alla necessità di chiedere l’autorizzazione a procedere al Parlamento. Il legale non intende rilasciare dichiarazioni.

 

il video di sottovalutati canzone di larus (leonardo la russa) con apo way 9 il video di sottovalutati canzone di larus (leonardo la russa) con apo way 9

[…] Intanto, da oggi e per tutta la settimana, i ragazzi saranno sentiti dalla Squadra mobile, diretta da Marco Calì. Sono gli abbonati all’Apophis, titolari della “membership” da 500 euro che permette l’accesso all’esclusivo locale per l’intera stagione, e gli amici che ogni abbonato può portare con sé.

 

Quel giovedì 18 maggio si svolge infatti la serata Eclipse, musica elettronica dalle 23.30 alle 5, proprio l’arco temporale sotto il faro del procuratore aggiunto Letizia Mannella e del pm Rosaria Stagnaro. Dopo mezzanotte la ragazza incontra Leonardo, alle 3 la sua amica la vede per l’ultima volta. «[…]  ho chiamato un taxi, ti ho chiesto se volessi tornare con me, ma dicevi di voler stare con lui».  […] «Non mi ascoltavi, penso ti abbia drogata (...) Tu stavi benissimo fino a prima che ti portasse il drink». Finora nessuno dei testimoni ha detto di aver visto versare sostanze nel cocktail della giovane. E sarà questa la domanda numero uno che verrà posta ai ragazzi convocati in questura.

 

IGNAZIO LA RUSSA CON IL FIGLIO LEONARDO APACHE IGNAZIO LA RUSSA CON IL FIGLIO LEONARDO APACHE

2. LO PSICHIATRA DELLA RAGAZZA ASCOLTATO DAGLI INQUIRENTI E IL DJ NON SI CHIAMA NICOLA

Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori per “La Verità”

 

L’inchiesta sulla presunta violenza sessuale di cui è accusato Leonardo Apache La Russa procede con grande rigore, senza fughe in avanti e senza lasciare nulla al caso. I tempi dei giornali sono diversi da quelli degli investigatori e forse per questo sui quotidiani si leggono tante informazioni inesatte.

 

il video di sottovalutati canzone di larus (leonardo la russa) con apo way 14 il video di sottovalutati canzone di larus (leonardo la russa) con apo way 14

[…] Gli investigatori dubitano che indizi utili arriveranno dalle immagini registrate dalle telecamere sparse per la città o dai cellulari, è più probabile che siano i numerosi testimoni che stanno sfilando davanti agli inquirenti a permettere di stabilire se la ragazza fosse in condizione di dare un valido consenso al rapporto sessuale e se da parte dell’indagato ci fosse la consapevolezza di commettere un abuso. Infatti senza dolo non esiste violenza.

Leonardo poteva percepire la minorata difesa della ragazza e avere coscienza del suo stato di alterazione?

 

[…] I testimoni dovranno dire se davvero la ragazza fosse in condizioni di dare il suo consenso o fosse in stato confusionale come asserito via chat da M. («Dicevi cose assurde, sei corsa verso il Duomo», «sei letteralmente scappata», «hai urlato “facciamo una botta”», «lo continuavi a baciare»).

 

apophis milano apophis milano

Dagli investigatori, oltre a M., sono state sentite una conoscente di quest’ultima, che si era aggregata alla piccola comitiva, e la migliore amica della presunta vittima. Pm e poliziotti hanno anche ascoltato sua mamma, una giornalista, che aveva accompagnato la figlia alla clinica Mangiagalli il pomeriggio del 19 maggio.

 

Dalla visita era emersa la presenza di cocaina (900 microgrammi per litro di sangue con la positività a 300) e cannabinoidi (85, con positività a 50), ma non di altre sostanze come gli oppiacei, i barbiturici, metadone, anfetamine, metanfetamine o la droga dello stupro, il Ghb, (la cui presenza, però, non risulta sia stata ricercata).

MEME SU IGNAZIO LA RUSSA MEME SU IGNAZIO LA RUSSA

 

In almeno uno dei quattro prelievi di sangue la ragazza era risultata positiva pure alle benzodiazepine contenute anche in alcuni dei farmaci che la presunta vittima assume. Per esempio si trovano nello Xanax, un ansiolitico a lento rilascio. Ma la ragazza prende anche la Fluoxetina, un antidepressivo, lo Stilnox, un sonnifero, e un potente calmante come la Quetiapina.

 

Di fronte a questa terapia d’urto una delle prime persone che sono state convocate dagli inquirenti è stato lo psichiatra che ha in cura la ragazza, il quale ha spiegato che in questo momento la paziente avrebbe raggiunto una fase di equilibrio. Va detto che questa stabilità emotiva, in presenza di droghe in dosi massicce e farmaci, è molto fragile.

 

Il presunto disturbo della ragazza peserà sulle indagini e nell’eventuale processo, infatti la difesa di Leonardo potrebbe sostenere che mini l’attendibilità dei ricordi e delle dichiarazioni della giovane o che possa rendere l’accusatrice condizionabile. Per la parte civile, invece, questo ipotetico «disagio psicologico» potrebbe rappresentare un’aggravante.

 

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La difesa cercherà incongruenze e punti deboli nella ricostruzione fatta alla Mangiagalli e nella denuncia dalla ragazza. La quale in clinica ha raccontato che la presunta violenza si sarebbe consumata 14 ore prima rispetto al suo arrivo in ambulatorio, avvenuto alle 16.30. In realtà sembra che le lancette dell’orologio nelle varie ricostruzioni siano da spostare in avanti.

 

Alla Mangiagalli la ragazza ha riferito di «essersi svegliata nuda in compagnia di un ragazzo nome Leonardo La Russa e che i vestiti si trovavano in una altra stanza». Ha aggiunto che «dalla conversazione avuta con il ragazzo è emerso che i due abbiano avuto rapporti sessuali e che […] abbia avuto rapporti sessuali anche con un ulteriore ragazzo “Nico”, dj della festa a cui aveva partecipato nella nottata che però non era presente nell’abitazione al momento del risveglio», verificatosi verso le 11,30-12. Ma, a quanto risulta alla Verità, il secondo uomo non si chiamerebbe né Nicola, né Nicolò. Un errore che potrebbe far mettere in discussione l’affidabilità dei ricordi della giovane.

 

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Per ora dagli inquirenti non è ancora stata contestata la violenza di gruppo, neppure in concorso con ignoti, ovvero un reato che è procedibile d’ufficio. Un’ipotesi che non deve essere stata presa in considerazione neppure alla Mangiagalli, dal momento che i medici non avrebbero trasmesso la segnalazione in Procura. Infatti lo stupro realizzato da un singolo è un reato che viene perseguito su denuncia di parte.

 

E, secondo una fonte della Verità, la ragazza potrebbe sì aver fatto sesso con Leonardo e l’amico, ma separatamente, sebbene contro la sua volontà. In realtà, dopo i primi dieci giorni di indagini, non vi è ancora neanche il riscontro dell’atto sessuale, visto che le analisi effettuate in clinica non hanno confermato la presenza di liquido seminale maschile nella presunta vittima.

 

LEONARDO APACHE LA RUSSA LEONARDO APACHE LA RUSSA

In conclusione a decidere il caso […] saranno le testimonianze di chi in quella folle serata ha incrociato i protagonisti di questa brutta storia ed eventuali messaggi sui cellulari, tutti elementi che, oltre a confermare la consumazione dell’amplesso (a due o di gruppo che sia), dovranno aiutare gli inquirenti ad accertare quale fosse lo stato fisico e psicologico della ragazza quella notte.

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