Estratto da www.corriere.it
Sono da pochi secondi passate le 20, quando Alpha Oumar Diallo, arbitro della sezione di Collegno, fa un cenno con la mano ai giocatori presenti, si ferma sulla fascia destra e sospende momentaneamente la partita. Il sole era da poco tramontato e Diallo, musulmano praticante, ha potuto interrompere il digiuno per l’osservanza del Ramadan, bevendo e mangiando brevemente prima di tornare in campo.
Tre minuti di stop
Tre minuti di stop, poi la ripresa tra gli applausi degli spettatori presenti e dei 22 calciatori in campo, che hanno collaborato per la riuscita del piccolo break. Una bella storia, un bel gesto di fair-play. L’episodio è accaduto la scorsa settimana durante la gara di Under 15 tra Go Grugliasco e Valle Susa, valida per la decima giornata di ritorno del girone A di Torino.
[…] Un episodio che dà il seguito a quello visto sabato 1° aprile in Inter-Fiorentina, questa volta con protagonista Sofyan Amrabat, centrocampista marocchino e musulmano, il quale ha approfittato di una piccola pausa nel gioco per dissetarsi e mangiare una banana.
D’altronde le regole del Ramadan, ossia il nono mese dell’anno lunare musulmano, sono chiare. Una prescrizione coranica stabilisce che in questo mese, i musulmani debbano quotidianamente osservare, dall’aurora al tramonto, l’astinenza totale da cibi e bevande. Tutti, anche gli sportivi. […]