Estratto dell’articolo di Luca Caglio per il “Corriere della Sera”
Milano ha un nuovo re ed è nudo, almeno quando c’è da sfilare a un concorso di bellezza: giusto il costume, addosso, a contenere un metro e ottantacinque di muscoli ben definiti ma non eccessivamente gonfi, che andrebbero a tradire il suo aspetto cherubino, ovvero la bionda chioma e gli occhi cerulei. Diamanti.
L’hanno incoronato sabato scorso a Pescara dove si è svolta la finale di «Mister Italia», la risposta maschile a «Miss Italia», dopo casting ed eliminatorie con un centinaio di aspiranti. Il più bello del Paese è Pierluigi Mastropasqua, 20 anni, residente a Bubbiano e studente all’università di Pavia, dove è iscritto al corso di Scienze politiche e relazioni internazionali.
Che fine ha fatto la voce? Troppe urla dopo il trionfo?
«Colpa dell’aria condizionata in hotel, ho dormito a petto nudo. L’impianto era centralizzato e non potevo spegnerla. Pensi che nemmeno in auto l’accendo, mi fa male».
Lei non ha tatuaggi. Un’eccezione.
«Né piercing e orecchini. Li lascio agli altri, sono un ragazzo acqua e sapone. Forse l’unico tratto ribelle è il capello lungo. Mi basto così». […]
Come si è preparato alla finale?
«Prendendo il sole a Formentera, una vacanza light, senza eccessi».
Sta inseguendo la popolarità?
«Non sono un fanatico del successo, tantomeno un esibizionista. Ho un profilo Instagram con meno di dieci foto. Vuole sapere se ora andrò a scrivere in privato a qualche vip o manager dello spettacolo? No. Tv ne guardo poca. Avrò, comunque, un anno pieno di eventi grazie al titolo: sfilate, shooting, ospitate. Voglio godermelo, divertirmi, trovare una strada». […]
E lontano dai flash?
«Mi vedo bancario. Io che vado in ufficio in giacca e cravatta, con i mocassini e la 24 ore. Ma è presto, devo iniziare il secondo anno all’università. In passato, per mantenermi, ho lavorato in un locale come cameriere e barman».
Acqua e sapone, buone maniere. Ma qualche vizio ce l’ha? Insomma ha mai dato preoccupazioni ai suoi genitori?
«Mai fatto pazzie o colpi di testa. Non fumo e bevo poco, giusto un paio di calici a cena con papà. La pasta, senza sale. Vizi? Solo se fanno bene, come una giornata in una spa o le gite con gli amici. Io in questa regolarità mi diverto, non ho bisogno di sballarmi con certe sostanze. Mi sfogo con l’allenamento purché dinamico, una sorta di crossfit: gli attrezzi statici della palestra mi annoiano. Poi gioco a golf, una passione».
[…]
Se Mister Italia incontrasse il sindaco Sala per strada?
«Ecco, gli direi di dare più incentivi per gli affitti ai fuorisede. E di riconvertire strutture abbandonate in studentati moderni, così da avere più alloggi ed evitare la speculazione dei privati».
L’amore?
«Sono single. Ho sempre avuto ragazze più grandi. Ora il mio amore è un nipotino di 3 anni, figlio di mio fratello».
Ha mai provato le app di dating, Tinder ad esempio?
«Preferisco l’approccio fisico, lo ritengo più sincero. Il virtuale induce a scartare donne e uomini come figurine, una dietro l’altra: mi piace/non mi piace. Difficile costruire rapporti sinceri e profondi».
Però qualcuna le avrà scritto dopo l’incoronazione.
«Certo, soprattutto ragazze che studiano a Pavia e vorrebbero incontrarmi. Fa piacere. Ma ho ricevuto anche messaggi spinti e volgari, in particolare da uomini che chiedevano se fossi bisex. Ho evitato di rispondere».
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