liam payne

ONE DIRECTION: LA FREGNA - IL GIORNO IN CUI LIAM PAYNE È MORTO AVEVA LITIGATO NELLA HALL DELL'ALBERGO DI BUENOS AIRES CON TRE PROSTITUTE CHE AVEVA "RICEVUTO" IN STANZA. IL MOTIVO? NON POTEVA PAGARLE - QUALCHE ORA DOPO, L'EX CANTANTE DEGLI ONE DIRECTION È CADUTO DALLA SUA CAMERA AL TERZO PIANO E HA PERSO LA VITA - SECONDO UN SUO AMICO, L’EX CANTANTE "NON AVEVA INTENZIONE DI UCCIDERSI. AVEVA TANTI PIANI PER IL FUTURO. VOLEVA VIVERE. LIAM NON AVEVA SOLDI CON SÉ, COME HA FATTO A PROCURARSI LA DROGA?" - VIDEO: A LONDRA I FAN DEGLI ONE DIRECTION SI RIUNISCONO IN MEMORIA DI LIAM... 

 

Estratto dell'articolo di Paola De Carolis per www.corriere.it

 

liam payne (q)

Liam Payne «non aveva intenzione di uccidersi. Aveva tanti piani per il futuro. Voleva vivere». Un amico della famiglia del cantante degli One Direction sottolinea che il musicista, morto a 31 anni a Buenos Aires dopo essere caduto dal balcone della sua stanza d’albergo, avrebbe potuto essere salvato e dubita profondamente che si sia ucciso.

 

«Ci aveva promesso che non si sarebbe mai suicidato», ha sottolineato in forma anonima al Mail on Sunday, chiedendosi inoltre perché, nonostante non stesse bene, Payne era stato riaccompagnato in camera e lasciato solo.

 

Poche ore prima di morire, ha detto, il cantante «stava rielaborando una delle sue canzoni preferite», Fireproof. Si trovava lontano da casa perché costretto a lasciare gli Usa per rinnovare il visto. Aveva scelto l’Argentina per assistere al concerto dell’ex compagno, Niall Horan.

ULTIMA FOTO DI Liam Payne

 

Era stato costretto a trattenersi più a lungo del previsto perché l’ambasciata Usa aveva chiesto una visita medica e psichiatrica prima di approvare i documenti. «Aveva superato ogni esame, era pulito», ha precisato l’amico. «Aveva intenzione di partire venerdì e tornare a Miami».

 

Mentre il padre di Liam, Geoff Payne ha visitato in Argentina la camera ardente allestita per il figlio e l’albergo dove il cantante ha trascorso gli ultimi suoi giorni di vita, l’amico ha raccontato al Mail che Payne «non aveva soldi contanti e le sue carte di credito non funzionavano». «Come ha fatto – si è chiesto – a procurarsi la droga (rilevata tra l’altro nella sua camera d’albergo)?». È possibile, ha precisato, che gli sia stata fornita da un dipendente dell’albergo. L’hotel avrebbe già licenziato almeno una persona in seguito a un’inchiesta interna.

 

liam payne al computer poco prima di morire

Payne, stando al resoconto sul Mail, aveva ricevuto in camera sua tre prostitute, con le quali avrebbe poi litigato nella hall dell’albergo, attorno alle tre del pomeriggio, perché non poteva pagarle in contanti. Nell’arco delle due ore successive era tornato varie volte alla reception, arrivando anche a sdraiarsi su un divano con il suo computer. [...]

 

liam payne

i fan degli One Direction si riuniscono in memoria di Liam Payne - 2i fan degli One Direction si riuniscono in memoria di Liam Payne - 1

liam payne stanza scrivania con cocainaliam payne 44liam payne 33LIAM PAYNE liam payne 11liam payne 12liam payne stanza

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…