PARENTI SERPENTI – IN UN PAESINO DEL SALENTO IL PADRE DI UNA BAMBINA DI 4 ANNI HA ACCUSATO LO ZIO E IL NONNO DELLA PICCOLA DI AVERLA VIOLENTATA - LO STUPRO SI SAREBBE CONSUMATO IN CASA DEL NONNO, DOVE VIVEVANO. MA QUALCOSA NON TORNA VISTO CHE È STATO PROPRIO LO ZIO A CHIAMARE I CARABINIERI - UNA VOLTA SUL POSTO I MILITARI HANNO TROVATO IL PAPÀ (AI DOMICILIARI) CON UN COLTELLO IN MANO, GLI ALTRI DUE UOMINI LO ACCUSANO DI AVERLI AGGREDITI. A QUEL PUNTO...

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Estratto dell’articolo di Francesco Oliva per www.repubblica.it

 

aggressione aggressione

Abusi da parte del nonno e dello zio all’interno nell’abitazione in cui viveva con i suoi parenti. Vittima: una bimba di appena 4 anni. Per ora si tratta solo un terribile sospetto su cui sono stati avviati degli accertamenti.

 

La vicenda arriva da un paese del Salento di neppure diecimila abitanti. E per verificare l’accaduto, accertarne le responsabilità e verificare la fondatezza del reato di violenza sessuale di gruppo contestato ai due familiari della ragazzina, la Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta.

 

aggressione con coltello 3 aggressione con coltello 3

Il fascicolo è finito sulla scrivania della pm Giorgia Villa, magistrato inserita nel pool che si occupa dei reati contro la persona e le fasce deboli. L’episodio su cui si indaga è uno solo. Risale al 22 giugno del 2022 e si sarebbe consumato in casa del nonno dove viveva anche lo zio della bambina, insieme alla stessa e al padre di quest’ultima.

 

Più familiari sotto lo stesso tetto dal momento che il genitore della bambina si trovava ai domiciliari e aveva deciso di scontarli proprio in casa del suocero. Quasi un anno fa, dunque, nonno e zio avrebbero abusato della piccola in cucina provocandole anche forti dolori per la violenza esercitata sul suo corpo. È stato il padre a denunciare il tutto ai carabinieri con delle modalità che lasciano forti dubbi su come siano andati effettivamente i fatti.

 

aggressione con coltello 1 aggressione con coltello 1

Dubbi alimentati da altro: secondo la versione degli indagati (assistiti dall’avvocato Salvatore Bruno), il genitore si sarebbe scagliato poco prima contro il cognato dopo un litigio per questioni legate alla gestione delle pulizie in casa. Dissidi, peraltro, che andavano avanti da tempo. Tanto che a richiedere l’intervento dei carabinieri sarebbe stato proprio il suocero del detenuto.

 

All’arrivo dei militari, infatti, l’uomo aveva un coltello tra le mani e in evidente imbarazzo avrebbe parlato di abusi sulla figlioletta compiuti dai familiari presenti in casa. Sono così partite denunce reciproche: per minaccia aggravata nei confronti del genitore della bimba e per violenza sessuale di gruppo aggravata dall’età inferiore ai dieci anni e dal vincolo familiare per nonno e zio della vittima. […]

 

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