Estratto dell’articolo di Gianmarco Lotti per www.repubblica.it
Si sta giocando il derby tra Borgo a Mozzano e Barga, una partita sentitissima. Il risultato è sul due a uno per il Borgo a Mozzano, che è da poco rimasto in dieci per un'espulsione. Pur essendo il campionato di Seconda Categoria, l'atmosfera è importante. Mancano poco più di venti minuti alla fine, quando una partita di calcio sta per trasformarsi in una domenica drammatica.
Un uomo a bordo campo, un normale spettatore, ha un malore. Si accascia a terra, la situazione si fa disperata. L'arbitro in campo di accorge di quanto sta succedendo e interrompe la partita. Anche perché l'uomo a terra è suo padre. Il direttore di gara corre dal padre e con l'aiuto di un altro spettatore effettua il massaggio cardiaco, utilizzando pure il DAE. L'arbitro riesce a salvare la vita al papà.
[…] il giovanissimo Luca Martelli ha vissuto il momento più duro della sua breve carriera da arbitro. Non c'entrano invasioni o risse, ma quello che stava succedendo al papà 52enne, che lo aveva accompagnato a Borgo a Mozzano a dirigere il delicato derby col Barga. Martelli ha venti anni e fa parte della sezione pisana dell'Associazione Italiana Arbitri. A quasi metà del secondo tempo ha deciso di fischiare la fine anticipata per andare a salvare suo padre.