Sesso per molte ore sulla spiaggia del Salernitano, ma adesso rischia l'amputazione del pene un giovane di 23 anni di Solofra, finito sul tavolo del chirurgo. È accaduto a Solofra dove il ventenne è stato ricoverato d’urgenza nella clinica Malzoni di Avellino per essere sottoposto a un intervento di disostruzione delle vene del pene. Il ragazzo era rimasto in stato di erezione per quasi 48 ore e quando l’organo rischiava ormai di andare in cancrena, è stato operato dall’equipe dell’androurologo Stefano Pecoraro.
Il giovane domenica sera (su una spiaggia del litorale salernitano) aveva avuto un prolungato rapporto sessuale con la sua ragazza, durante il quale si era procurato quella che in gergo è definita «sidrome del chiodo rotto».
L’erezione di molte ore (priapismo) infatti aveva causato danni alle fasce diastoiche che si erano lacerate in profondità. Anche l’uretra si era danneggiata. Il giovane non vedendo passare il dolore, si è confidato con la madre che si è immediatamente attivata. Alla Malzoni è stata allestita nella mattinata di ieri una camera operatoria che ha consentito di intervenire sul ragazzo