Mariachiara Giacosa per “la Repubblica”
Delle polemiche si interessa poco, così come del leader del suo partito Matteo Salvini che per settimane si è fatto orgoglio di levare la mascherina, promettendo di non farla indossare nemmeno alla figlia a scuola.
«Lo diceva tempo fa, quando c' era confusione: ora vedo che la porta sempre. Se lo incontrassi direi ciò che da medico dico a tutti. Che il coronavirus è una brutta bestia: bisogna indossare sempre la mascherina, lavare spesso le mani, mantenere le distanze e avere un saturimetro per capire quando la situazione si aggrava ed è il caso di preoccuparsi».
matteo salvini si toglie la mascherina in senato 3
Parla da sopravvissuto Daniele Poggio, consigliere regionale della Lega in Piemonte, dove la seconda ondata della pandemia è arrivata in ritardo rispetto ad altre zone d' Italia, ma sta picchiando duro. Si è ammalato a marzo, è stato in coma per 45 giorni ricoverato in rianimazione, con prognosi molto seria, e altre due settimane in reparto. L' esponente della Lega sceglie di raccontare ora la sua storia per lanciare un appello alla responsabilità delle persone.
matteo salvini senza mascherina a benevento 1
«A mia moglie avevano detto che c' era poco da fare - ricorda - e invece per fortuna ho portato a casa la pelle e ora sto bene. Ho rischiato la dialisi, ma anche i reni alla fine si sono rimessi a funzionare. Mi restano delle cicatrici sui polmoni, quelle me le terrò per sempre, eppure alla fine posso dire di essere stato fortunato».
Proprio in queste settimane ripensa spesso a come possa essersi contagiato: «Probabilmente sul treno che prendevo da Novi Ligure, dove vivo, fino a Torino per andare in Consiglio regionale, oppure al bar in pausa pranzo. Questo è un virus strano, qualcuno lo prende e sta molto male, altri quasi non se ne accorgono. Mia moglie ha avuto un po' di spossatezza e male alle gambe, io sono stato in ospedale due mesi e ho rischiato di morire».
CORONAVIRUS IN PIEMONTE - RIVOLI
E poi spiega: «Nella prima ondata c' era spavento e le gente rispettava le regole; oggi è diverso, vedo molta indifferenza. C' è ancora troppa gente che non usa la mascherina e non osserva le regole. Medici e personale sanitario stanno facendo il massimo, ma tutti devono fare la propria parte. Serve responsabilità a ogni livello».
Parla da medico e si dice convinto che «la chiusura totale per almeno un mese sia l' unica strada per uscire dall' emergenza e cercare di ridare respiro agli ospedali. Sulle zone rosse si poteva agire prima, magari chiudendo le città a rischio, come Torino, Milano, Varese, Napoli, Monza, e non altre zone che invece non sono così in affanno».
ALBERTO CIRIO CON LA MASCHERINA
E per quanto riguarda i danni economici che le chiusure comportano, invoca «interventi a favore di attività e piccoli commercianti, ma se vogliamo bloccare il diffondersi dell' infezione non esiste altra via se non quella di restare a casa il più possibile e ridurre al minimo i contatti».
Nonostante la tessera del Carroccio in tasca, Poggio non intende entrare nello scontro politico con il suo partito che attacca ogni giorno il governo e anche l' amministrazione regionale di cui fa parte: nel mirino il ritardo nell' esecuzione dei tamponi, la mancanza di posti letto e il contact tracing che si è arreso al dilagare del virus. «Io sono della Lega, ma non me la sento di gettare la croce né addosso al governo, né alla Regione o ad altre istituzioni. Si poteva far meglio? Probabilmente sì. Sono stati fatti errori? Anche. Ma bisogna essere coinvolti in questa situazione per capire. E da medico so cosa significhi avere di fronte una pandemia» .
matteo salvini con la mascherina pro trump 4 la chiesa del san luigi gonzaga torino con i letti d ospedale CORONAVIRUS IN PIEMONTE - IVREA AMBULANZE INCOLONNATE A TORINO ambulanze in coda a torino per trasportare pazienti covid daniele poggio 1 matteo salvini con la mascherina pro trump 2 CORONAVIRUS IN PIEMONTE - TORINO matteo salvini con la mascherina pro trump 3