PERFIDA ALBIONE - LE AUTORITÀ DI LONDRA HANNO TOLTO LA FIGLIA APPENA NATA A UNA DONNA ITALIANA PERCHÉ DEPRESSA - ORA LA BAMBINA SARÀ DATA IN ADOZIONE

Il caso risale a circa un anno e mezzo fa - La donna era in Inghilterra per un corso di formazione da assistente di volo - Dopo un attacco di panico, dovuto a un disturbo bipolare, è stata portata in una struttura psichiatrica dove, 5 settimane dopo, le è stato imposto un parto cesareo senza consenso…

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Alessandra Rizzo per "la Stampa"

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Finirà in Parlamento il caso di una donna italiana che sarebbe stata sottoposta a un parto cesareo forzato durante un soggiorno in Gran Bretagna, e la cui bimba sarebbe poi stata affidata ai servizi sociali inglesi.

La vicenda, senza precedenti secondo i legali della donna, rischia di diventare un caso diplomatico tra i due Paesi. I servizi sociali dell'Essex, che avrebbero portato via la bimba dal grembo della donna, sono finiti sotto accusa, e le autorità italiane a Londra stanno esaminando la situazione con le «opportune verifiche».

«A prima vista, si direbbe un caso di fantascienza indegno di una democrazia come la nostra. Un'operazione forzata e la separazione di mamma e bambino: è la materia di cui sono fatti gli incubi», ha detto Shami Chakrabarti, direttore di Liberty, gruppo a difesa dei diritti umani.

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Il deputato liberal-democratico John Hemming, che sta conducendo una campagna per ottenere maggiore trasparenza nei tribunali che si occupano di questioni familiari, solleverà il caso in Parlamento questa settimana. «Ho visto molti casi di abuso dei diritti umani nei tribunali di famiglia, ma questo è uno dei più estremi - ha detto il deputato -. La donna non è stata trattata da essere umano».

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Il caso, rivelato dal «Sunday Telegraph», risale a circa un anno e mezzo fa. La donna era arrivata in Inghilterra a luglio per un corso di formazione da assistente di volo all'aeroporto di Stansted. Secondo il quotidiano britannico, ha avuto un attacco di panico, dovuto a un disturbo bipolare di cui soffre e, forse, alla mancata assunzione di farmaci, e ha chiamato il numero delle emergenze. Portata in ospedale, si è resa conto di essere stata internata in una struttura psichiatrica e ha chiesto di tornare in albergo, ma inutilmente.

Dopo circa cinque settimane la donna sarebbe stata sedata e al risveglio avrebbe scoperto di aver dato alla luce una bambina con parto cesareo, senza aver dato il consenso, in virtù di un'autorizzazione giudiziaria ottenuta dai servizi sociali. La bimba, che oggi ha 15 mesi, è tuttora affidata ai servizi sociali e verrà fatta adottare, nonostante la madre assicuri di aver ritrovato il proprio equilibrio. I giudici inglesi temono una ricaduta. La donna si è rivolta alla magistratura italiana per avere indietro la figlia.

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Il suo legale britannico Brendan Fleming, ha detto che combatterà «con le unghie e con i denti» affinché la madre si possa ricongiungere alla figlia. «In 40 anni di carriera non ho mai sentito una cosa del genere. Un cesareo forzato è senza precedenti. Se vi erano timori circa le capacità della madre di accudire il bebè, allora sarebbe stato meglio che le autorità avvertissero i servizi sociali italiani». No comment su casi ancora in corso da parte dei servizi sociali dell'Essex.

 

 

 

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