Estratto Giuseppe Scarpa per “La Repubblica”
Un bambino di 6 anni, in Campania, ingerisce un integratore alimentare e finisce ricoverato in codice rosso al pronto soccorso. Ustioni alla gola e allo stomaco dopo un sorso di Alka Water, prodotto dalla Vivere Alcalino.
Così, da oggi, è scattato il sistema di allerta rapido da parte del Ministero della Salute: l’Asl di Brindisi, città in cui ha sede l’azienda che lo produce, e il Nas dei carabinieri di Taranto hanno bloccato il commercio e imposto il richiamo in tutta Italia delle confezioni in circolazione.
Il caso è delicato e va raccontato dal principio. Tutto ha inizio a metà ottobre quando un bambino viene trasportato in ospedale. «Lesioni all’esofago e allo stomaco, impostato trattamento da caustici corrosivi», recita la cartella clinica. Il risultato delle analisi viene spedito subito al Centro antiveleni di Pavia affinché faccia luce sul caso.
[…] Ma perché il piccolo si è ustionato? Secondo la Direzione generale per la sicurezza degli alimenti del Ministero, «il prodotto ha un contenuto elevato di idrossido di potassio, tale per cui l’ingestione di 5 gocce, definite come dose consigliata, determina un effetto caustico. Nello specifico la soluzione contenuta nella boccetta ha un ph di circa 14, condizione che determina un rischio certo per la salute». Nella confezione è riportata la posologia del prodotto, con un’avvertenza chiara ma non sufficientemente evidenziata: «Non usare mai il prodotto tal quale ma sempre diluito perché caustico».
Dopodiché viene suggerita la diluizione di 5 gocce in mezzo litro d’acqua. Ma anche questa indicazione è stata oggetto di critica da parte del Ministero. Un prodotto così delicato dovrebbe riportare un pittogramma di pericolo. Oltre a ciò, per legge gli integratori alimentari «sono destinati ad essere assunti in piccoli quantitativi unitari» a differenza di Alka Water che deve essere per forza diluito nell’acqua. Per questo motivo, adesso, non è più in commercio.