LA POLIZIOTTA BECCATA CON LE MANI IN CASSA - IL SOSTITUTO PROCURATORE GENERALE DI MILANO HA CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER MARIA JOSÈ FALCICCHIA, EX PRIMO DIRIGENTE DELLA SEZIONE VOLANTI DELLA QUESTURA: LE È STATO CONTESTATO UN PECULATO PER 7.500 EURO, CHE FACEVANO PARTE DELLE DONAZIONI IN FAVORE DELLA POLIZIA DI MILANO - L’INDAGINE ERA COMINCIATA CON UN’ISPEZIONE, E POI ERA STATA TENUTA RISERVATA, TANTO CHE LA QUESTURA INIZIALMENTE NE HA NEGATO L’ESISTENZA…

-

Condividi questo articolo


Da https://www.ilgiorno.it

 

maria jose falcicchia 2 maria jose falcicchia 2

Il sostituto procuratore generale Massimo Gaballo ha chiesto il rinvio a giudizio per Maria Josè Falcicchia, l’ex primo dirigente dell’Upg, cioè della sezione Volanti della Questura, alla quale è stato contestato un peculato per 7.500 euro circa.

 

Il peculato è l’unica contestazione rimasta in piedi nell’ambito di una indagine più ampia sulle irregolarità nella gestione di oltre 40mila euro provenienti da donazioni in favore della stessa Questura milanese e di cui in gran parte è stata chiesta l’archiviazione. Per l’accusa contestata il gup Roberto Crepaldi ha fissato l’udienza preliminare per il 18 febbraio.

 

maria jose falcicchia maria jose falcicchia

Come si legge nel capo di imputazione il dirigente di polizia, difesa dall’avvocato Domenico Aiello, tra il marzo 2014 e il maggio 2017, in qualità di responsabile dell’Ufficio Prevenzione Generale di via Fatebenefratelli si sarebbe appropriata di "somme di denaro per un importo complessivo non inferiore a circa 7.500 euro (...) pervenute alla Questura di Milano per liberalità di soggetti privati o di personale della stessa Questura (...) delle quali aveva la disponibilità materiale per ragione del suo ufficio".

 

maria jose falcicchia maria jose falcicchia

L’inchiesta nel marzo 2019 è stata avocata dalla Procura Generale dopo che la Procura si era vista rigettare dal gip l’istanza di archiviazione del caso. Il nodo della indagine, delicata e molto riservata, era cominciata con un’ispezione all’Upg.

 

L’ispezione era così riservata da essere stata negata, in un primo momento, anche dalla stessa Questura: si è trattato di una “tre giorni” diretta ad acquisire documenti riguardanti la gestione del fondo cassa, con tanto di conto corrente e carta di credito, in uso alla Settima sezione, frutto per lo più di donazioni di benefattori, avevano spiegato in un comunicato.

 

Il periodo messo sotto esame dai pm riguarda il biennio 2015-2017, a quell’epoca il questore era Luigi Savina. Maria José Falcicchia era stata nominata capo a partire dalla fine del 2014. A dare il via a questa inchiesta interna sarebbe stato un documento molto dettagliato sulla gestione della cassa negli anni di Expo e dopo Expo, fino al 2018, una sorta di dossier contenuto in una manciata di fogli Excel.

 

maria jose falcicchia maria jose falcicchia

Il ragioniere che lo aveva compilato avrebbe segnato con estremo scrupolo entrate, uscite, ammanchi, alcuni dei quali già ripianati e stranezze nei movimenti della cassa. Dalla stessa fonte, dalle stesse informazioni, era partita quindi anche una indagine parallela, finita sul tavolo dell’aggiunto Ilda Boccassini, oggi in pensione.

 

maria jose falcicchia maria jose falcicchia

Intanto Maria José Falcicchia, che prima di arrivare all’Upg, nel 2014, aveva diretto la sezione criminalità organizzata della Mobile, è stata trasferita a Roma. Prima del nuovo incarico a Roma la superpoliziotta, che vanta una brillante carriera, era stata messa a dirigere il commissariato Monforte Vittoria.

maria jose falcicchia maria jose falcicchia

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….