PONTINA IN FIAMME - OGNI SANTO GIORNO STRADA BLOCCATA E AUTO INTRAPPOLATE. I PIROMANI HANNO NEL MIRINO IL CAMPO ROM DI CASTEL ROMANO - UNA SPOSA RIESCE A RAGGIUNGERE IN TEMPO LA CHIESA GRAZIE ALL’AIUTO DEGLI AUTOMOBILISTI. E C’E’ ANCHE UNA CANZONE, TORMENTONE WEB…

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1.ROMA, INCUBO INCENDI SULLA PONTINA

Cristiana Mangani per “IlMessaggero.it

 

PONTINA INCENDI PONTINA INCENDI

Ogni giorno un rogo. Il fuoco si anima nelle ore più disparate, quando il traffico intasa la Pontina e blocca in colonna i poveri automobilisti. Un'intera settimana di passione per chi è pendolare o per chi deve raggiungere i luoghi di vacanza, e gli incendi non accennano a diminuire. Sin dal primo momento è stato accertato che non si tratta di sterparglie accese da mozziconi di sigaretta, ma che c'è la mano dell'uomo.

 

E ora nella relazione consegnata dalla Guardia forestale al pubblico ministero romano Lucia Lotti, c'è una pista tra le più accreditate dagli investigatori, ed è che i piromani hanno un preciso obiettivo: colpire il campo rom di Castel Romano. Non incendi appiccati casualmente, dunque, per richiamare l'attenzione su un percorso che da anni aspetta di essere trasformato in autostrada.

 

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Ma un segnale preciso lanciato a chi vive in quell'insediamento e che potrebbe riguardare interessi di varia natura, criminali ed economici. Sono proprio i rom, infatti, ad avere avuto i peggiori danni dai roghi: rimasti isolati nelle loro baracche hanno rischiato di dover lasciare il campo.

 

GLI INTERROGATORI

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Il magistrato aspetta ora che la Forestale concluda la sua attività di indagine e poi procederà con gli interrogatori. Ma non si può non pensare a quanta parte abbia avuto quell'insediamento negli affari del ras delle cooperative di Mafia Capitale, Salvatore Buzzi. E' lui stesso a raccontare, nell'interrogatorio di un anno fa, dell'esistenza di un accordo con i due capi rom, Meo e Carlo Kasmin, e del fatto che il Comune pagava, a suo dire, 15 mila euro a testa ogni mese perché non si opponessero al trasferimento dei nomadi da Ponte Marconi al nuovo campo di Castel Romano.

 

Inoltre, il territorio in esame - ha spiegato ancora Buzzi - rientrava in quello in cui era maggiore la permeabilità all'influenza del clan Casamonica, senza contare la natura della popolazione con cui il sodalizio del Carminati si sarebbe dovuto relazionare.

PONTINA INCENDI 2 PONTINA INCENDI 2

 

Per tali motivazioni, l'organizzazione si avvaleva del supporto fornito dal clan presente in quel contesto, in modo da tenere sotto controllo le problematiche che sarebbero potute sorgere nel rapporto con i nomadi. In particolare, il sodalizio si avvaleva dell'opera prestata da Luciano Casamonica che «a fronte del sostegno prestato aveva ricevuto un corrispettivo di circa 20 mila euro al mese».

 

GLI INTERESSI

Insomma, sono diversi gli interessi in ballo dietro cui potrebbe nascondersi la mano dei piromani. Gli incendi adiacenti alle baracche dei nomadi potrebbero essere, al momento, solo una minaccia. Come dire: potremmo fare di più e, la prossima volta, incendiare il campo.

PONTINA BLOCCATA PONTINA BLOCCATA

 

Nel frattempo, il bollettino di guerra della viabilità sulla Pontina continua ad allungarsi. Era cominciato tutto il 18 luglio scorso con la strada chiusa per ore e più di sei chilometri di fila. Il maxi blocco è durato per oltre quattro giorni, e come il rogo si spegneva, qualcuno provvedeva a riaccenderlo. Vigili del fuoco e canadair in azione hanno potuto evitare solo in parte che si propagasse, tanto che il traffico è stato deviato lungo le strade parallele, contribuendo a paralizzare altre arterie importanti.

 

PONTINA ROGO PONTINA ROGO

Ora si scopre che l'obiettivo potrebbero essere i nomadi. Che qualcuno ha voluto fargli sapere che rischiano l'incolumità. Le indagini successive proveranno ad accertare quanto questa pista sia la più attendibile. Nel frattempo la Forestale l'ha indicata come la più accreditata allo scoppio degli incendi, e la dinamica non ha lasciato dubbi sin dal primo momento: si trattava di dolo.

 

2.LA SPOSA BLOCCATA SULLA PONTINA FA SPOSTARE LE AUTO PER ARRIVARE IN CHIESA: ECCO TUTTE LE FOTOGRAFIE

Da “IlMessaggero.it

 

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Le sue foto, scattate da Matteo Del Vecchio per l'agenzia Factory10, stanno facendo il giro del web per descrivere una storia curiosa e a lieto fine. Greta, grazie alla collaborazione degli automobilsiti, alla fine è riuscita ad arrivare in chiesa, ad Anzio. In ritardo, come tutte le spose, ma di certo un ritardo più che giustificato. "Un matrimonio on the road" ironizza qualcuno... Sicuramente un matrimonio con un book fotografico davvero originale.

 

3.PONTINA, LA STRADA INCUBO DEI ROMANI DIVENTA UNA CANZONE TORMENTONE DEL WEB

Giulio Mancini per “IlMessaggero

SPOSA SULLA PONTINA SPOSA SULLA PONTINA

 

La via Pontina, strazio quotidiano per migliaia di pendolari, diventa anche tormentone musicale dell’estate 2016. Merito di Emilio Stella, 32 anni, cantautore velletrano cresciuto in un quartiere popolare di Pomezia, già protagonista del gettonatissimo “Capocotta non è Kingstom”.

 

EMILIO STELLA PONTINA EMILIO STELLA PONTINA

Chi più di lui è adatto per descrivere lo strazio che tutti i giorni devono sopportare tra code, incendi, tamponamenti e restringimenti di carreggiata gli automobilisti della Pontina? Chitarra in spalla, Emilio si è messo alla guida sull’ipotetica autostrada musicale che connette le periferie costiere con Roma capitale, una porzione di mondo che si nutre di personaggi, situazioni e atmosfere alimentate da un’energia centripeta in grado di rimettere in connessione universi lontani e apparentemente inconciliabili.

 

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E ha composto “La Pontina” brano tra i più visualizzati nella Rete. «Dedicare un brano alla celeberrima arteria regionale che unisce Roma al mare, recentemente più che mai colpita da disastrosi incendi che ne hanno aumentato il già intenso traffico e diminuito la funzionalità - racconta il cantautore - ha un significato artistico ben preciso: si tratta del canto irriverente di una pratica alla quale sono costretti migliaia di pendolari e di forzati della tintarella».

 

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Emilio Stella, una sorta di menestrello moderno che non ha dimenticato la preziosa lezione di Rino Gaetano, descrive grazie alle note il desiderio condiviso e umano di raggiungere quella Roma Caput Mundi, simbolo del mondo intero e del cuore dell’esistenza, che troppo spesso, invece di essere accogliente e comprensiva, è ostile e chiusa in sé stessa, soprattutto per chi viene da fuori, per chi è ai margini.

 

Allora il percorso per arrivare sembra interminabile, la notte sempre più scura. «Ogni mattina, un uomo si sveglia e si mette in fila - lamenta Stella nel refrain di “La Pontina” - C’è chi va a lavorare, c’è chi spera di partire, io visto che sto fermo mo ci scrivo una canzone». E poi, sulla strada del ritorno, «già si fa sera, torna la luna, un uomo sbadiglia ancora in coda, lungo una strada che ci farà penare: è un po’ come la vita, a volte non si farà guidare, ma comunque vada, arriverò amore, e ti racconterò che ci ho visto cose strane».

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Questo nuovo lavoro, così come i prossimi progetti in cantiere, conferma la felice collaborazione artistica di Emilio Stella con Er Pinto, esponente del gruppo di poeti urbani “Poeti der Trullo”, e con il live club romano L'Asino che vola. Per Stella negli ultimi cinque anni spiccano varie esperienze su palchi importanti con Alessandro Mannarino e l’Orchestraccia prima e con Simone Cristicchi ed Elena Bonelli poi, senza contare i numerosi riconoscimenti ottenuti, dalle vittorie al “Premio Stefano Rosso” e alla rassegna “Botteghe d’autore” .

 

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