1 – CHI SUCCEDERÀ A KIM JONG UN?
kim jong un a cavallo sul monte paektu 1
Estratto dell’articolo di Giulia Pompili per “il Foglio” – pubblicato dalla newsletter “Anteprima – la spremuta di giornali di Giorgio dell’Arti”
«[…] Kim non ha un successore, il figlio più grande non supera i dieci anni, e non si vede quasi mai in pubblico. Il corpo del leader ha bisogno di un altro corpo che abbia stesso sangue e carne per essere legittimato. La wild card cinese, cioè il fratello Kim Jong Nam, è stato ucciso a Kuala Lumpur nel 2017, e l’unica opzione sul tavolo sembra essere la sorella minore Kim Yo Jong.
kim jong nam celebrazioni per il compleanno di kim il sung senza kim jong un
Negli ultimi anni la giovane ha acquisito sempre più potere: ha partecipato alla cerimonia d’apertura dei Giochi olimpici invernali di Pyeongchang, la scorsa settimana è stata nominata membro supplente del Politburo. Secondo Andrei Lankov, uno dei più influenti coreanisti e direttore di Nk News, Kim Yo Jong è diventata molto potente ma “ogni volta che un leader della famiglia Kim ha fatto affidamento su un fratello le cose sono andate a finire male”. Insomma, nessuno sa cosa l’élite di Pyongyang, in assenza di un legittimo successore, potrebbe decidere. Tutti ne parlano, ma a nessuno conviene davvero adesso la morte di Kim Jong Un» [Pompili, Foglio].
kim jong un con la sorella kim yo jong 1
2 – CHI GUIDEREBBE LA COREA DEL NORD E IL SUO ARSENALE NUCLEARE SE KIM DOVESSE MORIRE?
Per ora non c’è nulla di certo. Tuttavia le voci sui problemi di salute del leader della Corea del Nord, Kim Jong Un, a seguito di un intervento cardiovascolare in queste ore sono motivo di dibattito tra gli analisti: chi succederebbe al suo posto in caso di morte? La questione è discussa viste le scarse informazioni che filtrano dal Paese più segreto al mondo.
Kim Jong Un ha solo 36 anni e la questione sulla sua successione non si è mai veramente posta. Ha figli troppo piccoli per prendere il suo posto, per questo molti sono propensi a pensare che sarebbe sua sorella e un gruppo di lealisti a formare una reggenza fino a quando un successore non fosse abbastanza grande da subentrare. Difficile, per ora, pensare a un’altra soluzione fuori dalla famiglia considerando che Kim Jong Un è un leader ereditario di terza generazione. E’ subentrato alla guida del Paese nel 2011 quando suo padre Kim Jong II è morto per infarto nel 2011.
kim yo jong con il presidente sudcoreano moon jae in
Ogni cambio di leadership nella Corea del Nord ha sollevato la prospettiva di un vuoto di potere o del crollo della dinastia Kim, che governa il Paese sin dalla sua fondazione nel 1948. Finora, ciascuno dei tre Kim per governare la Corea del Nord ha sfidato le aspettative, mantenendo la leadership con pugno di ferro. Tuttavia sotto Kim Jong Un, l'arsenale di armi nucleari e missili balistici della Corea del Nord è cresciuto molto e questo ha sollevato preoccupazioni su chi controllerebbe quelle armi nel caso di un vuoto di potere. Chi potrebbe dunque prendere il posto di Kim Jong Un in caso di morte?
La sorella minore Kim Yo Jong
Incontro tra Trump e Kim Jong un
Negli ultimi due anni la sorella minore di Kim è stata la presenza più visibile attorno al leader coreano. E’ stata vicedirettore del potente comitato centrale del Partito dei Lavoratori, ma tutti sapevano che in realtà era il capo di Stato maggiore del fratello. E’ stata nominata membro supplente del Polituburo del Partito all’inizio di questo mese, continuando la sua scalata. Si ritiene che abbia 31 anni, anche se nessuno ne è certo. Ha un solido controllo delle funzioni chiave del partito. «Kim Yo Jong rappresenta per il momento la principale base di potere – dichiara Cho Han-bum del Korea Institute for National Unification – Ha un ferreo controllo dell'organizzazione e del dipartimento di orientamento, della magistratura e della pubblica sicurezza».
kim yo jong cammina davanti al fratello e al presidente sud coreano moon jae in
Gli anziani del Partito
Un’alternativa alla sorella è quella delle storiche figure del Partito. Lo scorso anno Choe Ryong Hae è diventato il capo di Stato nominale della Corea del Nord ricoprendo la carica di presidente del Presidium dell'Assemblea suprema del popolo. Per decenni è stato l’uomo della famiglia Kim all’interno del Partito, in precedenza servendo come influente capo politico dell'esercito del Nord sotto il giovane leader. Lui e Pak Pong Ju, un altro membro del politburo ed ex premier di stato, hanno supervisionato la spinta della Corea del Nord a introdurre più libero mercato per rilanciare l’economia. Sono probabilmente i protagonisti che guidano una leadership collettiva. Kim Yong Chol, vicepresidente del partito ed ex inviato di punta del nucleare, e il ministro degli Esteri Ri Son Gwon potrebbero essere incaricati di gestire questioni diplomatiche, tra cui colloqui di denuclearizzazione bloccati con la Corea del Nord, in quanto hanno svolto un ruolo chiave nei vertici con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Il fratello in ritiro e la zia
Kim Jong Chol è il fratello maggiore del leader ma non ha mai fatto parte della leadership della Corea del Nord. Secondo quanto ha raccontato Thae Yong Ho, ex vice ambasciatore della Corea del Nord a Londra, che ha disertato espatriando nella Corea del Sud, Kim Jong Chol conduce una vita tranquilla suonando musica. Non è interessato alla vita pubblica ed è difficile che emerga come figura importante, ma alcuni analisti sostengono che mantenga forti legami con i fratelli e che potrebbe assumersi un ruolo più pubblico in caso di emergenza. Anche lei defilata, sebbene un tempo potentissima, Kim Kyong Hui è la zia del leader. Il suo parere era pesante quando alla guida del Paese c’era il fratello Kim Jong II, ma ha perso prestigio quando il nipote Kim Jong Un ha fatto giustiziare il marito Jang Song Thaek nel 2013. E’ stata a lungo malata, ma quest’anno è apparsa brevemente accanto al nipote durante un’esibizione del regime.
Quarta generazione
Un’altra opzione, anche se remota vista la giovane età, è rappresentata dai nipoti di Kim Jong Un. Quest’ultimo aveva un fratellastro, Kim Jong Nam, assassinato da agenti nordcoreani nel 2017. Si ritiene però che abbia tre figli con Ri Sol Ju, il più giovane nato proprio nel 2017. Il più grande ha 10 anni, il che significa che se dovesse succedere allo zio avrebbe bisogno di parenti o tutori politici per diventare il leader Kim di quarta generazione. E’ in quest’ottica che gli analisti vedono un intervento di Kim Yo Jong che potrebbe non assumere il controllo diretto del Paese, ma grazie all’aiuto del fratello Kim Jong Chol, più attivo nella vita pubblica, impersonare quel ruolo di custode del potere della famiglia che poi sarebbe passato nelle mani della quarta generazione.
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