DAGONEWS
Giuseppe Guastella per corriere.it
Ci sono i servizi segreti del Belgio dietro lo scandalo dei regali e del milione e mezzo di euro partiti dal Qatar e dal Marocco, passati attraverso la ong Fight impunity di Antonio Panzeri e finiti a personaggi che lavorano nel Parlamento europeo. A dare il via all’inchiesta che ha fatto emergere il più grave caso di corruzione nella storia della massima istituzione continentale, compromettendone pesantemente l’immagine, è stata l’agenzia interna per la «Sicurezza dello Stato» del Belgio che per mesi ha lavorato con i servizi segreti di altri 5 paesi, ma non con quelli dell’Italia che sarebbero stati esclusi dall’operazione nonostante tutto sembri ruotare intorno a personaggi italiani.
Partito come un caso di «sicurezza nazionale», il dossier si trasforma in una questione di corruzione internazionale, altrettanto grave, ma certamente meno allarmante per gli 007 locali che lo passano alla magistratura ordinaria quando si rendono conto che la minaccia è cessata o forse non è mai esistita.
L’operazione Qatar, rivelano fonti giornalistiche belghe non smentite dalle autorità, comincia nel 2021 come indagine su un’interferenza da parte di un paese straniero sui processi decisionali del Parlamento europeo, come quelli sulle posizioni da prendere nei confronti di paesi accusati di non rispettare i diritti umani quali il Qatar, molto attivo per raggiungere un’intesa con la Ue sull’aviazione (ora bloccata dopo lo scandalo).
banconote sequestrate a pier antonio panzeri e eva kaili 1
E i pm di Milano che danno assistenza in Italia ai colleghi greci per le propaggini italiane dell’indagine, parlano di europarlamentari «libro paga» lasciando immaginare un orizzonte investigativo più esteso di quello che al momento può essere osservato. Secondo la stampa greca, i pm avrebbero nel mirino «oltre 60 eurodeputati», la maggior parte del gruppo dei socialisti e Ppe, ma anche dei «nuovi partiti della destra».
Non si sa quale sia la fonte della soffiata agli 007 belgi, se si tratti di una assistente parlamentare che ha denunciato cosa aveva visto per vendicarsi di non essere stata riconfermata nell’ incarico, come dice qualcuno, o se invece l’allerta sia arrivato da un paese terzo, come ha scritto il giornale belga De Standaard. Sta di fatto che le indagini segretissime si concentrano subito su Antonio Panzeri e sulla Figth impunity. Il suo appartamento in un residence di Bruxelles viene messo sotto controllo ed imbottito di microspie mentre lui viene pedinato e intercettato. Sono i poteri speciali dati in Belgio ai servizi a consentire loro di fare indagini così intrusive senza autorizzazione della magistratura, ma dopo il via libera di una commissione che ne valuta opportunità e necessità.
banconote sequestrate a panzeri e eva kaili 3
Quando a luglio scorso i servizi hanno avuto il quadro della situazione, l’indagine è stata passata alla procura federale che ha aperto un fascicolo per i reati di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio di denaro commessi dal primo gennaio 2021 all’8 dicembre scorso.
Nelle mani dei magistrati ci sono i contatti di Panzeri, a cominciare da quello stretto che lo lega a Francesco Giorgi, compagno di Eva Kaili, la vice presidente del parlamento arrestata con i due uomini. Dal Qatar alla coppia sarebbero arrivati gli oltre 750 mila euro di cui sono stati trovati in possesso, così come i 600 scovati nel residence di Panzeri. Le indagini dovranno stabilire in che modo, dato che dai numeri di serie risulterebbe che la maggior parte delle banconote è stata emessa in Belgio ed è passata da banche belghe, il che smentirebbe l’ipotesi di valigie arrivate dall’estero. Gli investigatori hanno anche più di un’idea degli «intrallazzi» di cui parlava Maria Dolores Colleoni, moglie di Panzeri, come del «trasporto dei regali» in Marocco attraverso l’ambasciatore del paese nordafricano in Polonia.
QATARGATE
Da open.online
soldi trovati a casa di eva kaili e panzeri
(…) I soldi sequestrati a Francesco Giorgi
Invece nella villetta dei genitori di Francesco Giorgi ad Abbiategrasso i finanzieri hanno trovato la chiave di una cassetta di sicurezza. In banca hanno trovato altri 20 mila euro in contanti. Sarà difficile rintracciarne la provenienza. Invece per quelli sequestrati a Bruxelles la polizia ha trovato una traccia: la fascetta che li avvolgeva consente di risalire ai conti correnti da cui sono stati prelevati. E questo potrebbe costituire la svolta dell’inchiesta. Mentre Eva Kaili continua a dirsi innocente. L’ex vicepresidente dell’Europarlamento dice di non sapere nulla di soldi e accordi di corruzione. Addossando la responsabilità al compagno. Il quale, scrive oggi Repubblica, avrebbe confermato agli inquirenti di aver lasciato all’oscuro la donna dell’operazione. «Farò il possibile affinché la mia compagna sia libera e possa occuparsi di nostra figlia di 22 mesi», avrebbe detto agli inquirenti.
ANTONIO PANZERI - FRANCESCO GIORGI - NICCOLO FIGA' TALAMANCA
I quattro eurodeputati nel mirino
Ma c’è di più. Il quotidiano racconta che i magistrati belgi indagano su un sistema che ruota sì attorno a Panzeri ma che arriva anche agli eletti. E cita tre eurodeputati del Partito Democratico: Andrea Cozzolino, Brando Benifei, Alessandra Moretti. Oltre all’italo-belga Maria Arena, membro del Partito Socialista belga. Nessuno dei quattro risulta indagato. Ma, spiega l’articolo, secondo gli inquirenti Cozzolino costituiva il primo collegamento diretto, visto che per lui lavorava Giorgi.
Cozzolino era il presidente della delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e delle commissioni parlamentari miste Ue-Marocco. Oltre che membro della Commissione Diritti umani, dalla quale sono passate le risoluzioni più problematiche per il Qatar. L’europarlamentare ha spiegato nei giorni scorsi di aver assunto posizioni politiche sulla tematica senza alcuna pressione. Giorgi lo chiama in causa insieme a Tarabella senza fornire certezze.
Alessandra Moretti e Brando Benifei
Lo stesso Giorgi ha invece “scagionato” Alessandra Moretti e Maria Arena: «Non ne ho mai sentito parlare. Sono persone che rispetto. E credo che la loro integrità non c’entri nulla in questo contesto». La segreteria dell’assistente di Moretti è sotto sequestro. Nessuna domanda è stata fatta invece a Giorgi su Benifei. L’idea degli inquirenti però è che la corruzione passasse in due modi diversi. In contanti, con i soldi già trovati. E sui conti delle Ong coinvolte, ovvero “Fight Impunity” di Panzeri e “No Peace without justice” di Niccolò Figà-Talamanca. Che, come ha detto Giorgi ai magistrati, servivano soprattutto «a far girare i soldi».
alessandra moretti foto di bacco EVA KAILI francesco giorgi eva kaili antonio panzeri EVA KAILI ANTONIO PANZERI - EVA KAILI - FRANCESCO GIORGI - MARC TARABELLA EVA KAILI eva kaili eva kaili con il ministro del lavoro del qatar Eva Kaili Francesco Giorgi Niccolo Figa-Talamanca Pier Antonio Panzeri niccolo figa talamanca eva kaili 1 brando benifei foto di bacco