QUANDO CI PAPPIAMO “LO SQUALO”? – IL PROCESSO CONTRO LA "FOX NEWS" PER LE BUGIE ELETTORALI È CONSIDERATO IL PIÙ IMPORTANTE PROCEDIMENTO SULLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE DEL VENTUNESIMO SECOLO: SE L’EMITTENTE DI MURDOCH VERRÀ CONDANNATA SI CREERA' UN PRECEDENTE CHE POTRÀ ESSERE USATO ANCHE CONTRO LA STAMPA PROGRESSISTA – SE LA PASSERÀ LISCIA SI CERTIFICHERÀ IL DIRITTO ALLA CALUNNIA – PER ACCERTARE LA MALAFEDE DI FOX IL GIUDICE DOVRA'…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

rupert murdoch rupert murdoch

Un anno tempestoso, l’ultimo, per Rupert Murdoch: il divorzio da Jerry Hall (liquidata con una mail: «Abbiamo passato dei bei momenti insieme ma adesso ho altro da fare»), il fidanzamento con Ann Lesley Smith rotto dopo due settimane, la sua Fox News trascinata in tribunale dalla Dominion, un produttore di macchine per scrutini elettorali che chiede 1,6 miliardi di dollari di indennizzo per i danni arrecati alla sua reputazione e i contratti persi a causa delle calunnie (voto delle presidenziali 2020 truccato manipolando i sistemi informatici) delle quali si è fatta megafono la rete ultraconservatrice dell’editore venuto dall’Australia.

 

21ST CENTURY FOX 21ST CENTURY FOX

[…] gli avvocati del 92enne Murdoch, incalzati dai legali della Dominion che sono riusciti a scovare i relativi documenti, hanno dovuto ammettere che il fondatore di un impero editoriale esteso su tre continenti non ha in Fox News cariche solo onorifiche, come avevano sempre sostenuto davanti al giudice, ma è presidente esecutivo della società: così è registrato dal 2019 presso la Sec, l’authority che vigila sulle borse Usa.

 

donald trump e ruper murdoch donald trump e ruper murdoch

La cosa ha fatto infuriare Eric Davies, il giudice che presiederà il processo che inizia oggi — dopo il rinvio di un giorno, in un estremo tentativo di trovare un accordo — in Delaware: durante l’istruttoria ha ascoltato ben 75 testimoni, compresi i Murdoch, ma non è andato a fondo con loro proprio perché non sembravano aver avuto un ruolo diretto nella vicenda. Ora Davies aprirà il processo chiamando alla sbarra Rupert, subito dopo un giurista che illustrerà i limiti del Primo emendamento della Costituzione americana, quello che garantisce piena libertà di espressione. Poi toccherà a Lachlan.

Rupert Murdoch Rupert Murdoch

 

Sarà un processo di sei settimane, spettacolare […] casi simili vengono risolti quasi sempre con una transazione prima del processo: quando le prove sono schiaccianti è interesse degli imputati evitare la condanna. Nel caso Dominion, le prove contro Fox sono talmente solide che il giudice ha già sentenziato che la rete televisiva ha diffuso notizie false: il processo serve solo a far stabilire dai giurati se la Fox ha agito con «actual malice», cioè in malafede.

 

donald trump con rupert murdoch e jerry hall donald trump con rupert murdoch e jerry hall

Ma la chiave è proprio qui, perché per la legge americana chi pubblica il falso può essere condannato solo se si dimostra che lo ha fatto di proposito per danneggiare qualcuno. E provare la malafede della stampa è molto difficile. Questo è il motivo per cui il processo Dominion v. Fox è considerato dai giuristi anche il più importante procedimento sulla libertà d’informazione del Ventunesimo secolo.

 

La stessa stampa liberal è combattuta: da un lato vorrebbe veder stabilito che i loro rivali delle reti di estrema destra hanno consapevolmente avvelenato la democrazia americana. Dall’altra temono che, sotto il peso di prove schiaccianti, venga emessa una condanna destinata a diventare un precedente che potrà essere usato anche contro la stampa progressista.

 

Rupert Murdoch Rupert Murdoch

La malafede Di certo, comunque, i materiali per provare la malafede della Fox non mancano: dalle conversazioni nelle quali i conduttori delle trasmissioni riconoscevano l’infondatezza delle notizie sulle «elezioni rubate», alle testimonianze degli stessi Murdoch. Lachlan, disposto a diffondere le teorie cospirative di Trump per paura di veder crollare gli ascolti. E Rupert che chiede a Suzanne Scott, ad della sua rete, di far dichiarare dai conduttori che le elezioni sono finite e ha vinto Biden. Sentendosi rispondere: «In privato siamo tutti d’accordo su questo, ma dobbiamo stare attenti a non metterci contro i telespettatori».

 

trump e murdoch trump e murdoch

[…] Una condanna della Fox sarebbe una mazzata per il principale megafono della destra che potrebbe veder messa in discussione la sua stessa esistenza. Ma la condanna potrebbe innescare denunce anche contro i media della sinistra. L’assoluzione suonerebbe come una sorta di certificazione del diritto alla calunnia: anche questo uno scenario inquietante. Sentimenti contrastati che non sembrano toccare il giudice Davis: ha già certificato i falsi della Fox ed è furioso perché i suoi avvocati gli hanno mentito su Murdoch. E ha respinto con sarcasmo l’ultimo tentativo di evitare la convocazione di Rupert in tribunale a causa della fragile salute di un 92enne: «Annunciando il suo fidanzamento, non aveva detto che cominciava la sua seconda vita?».

rupert murdoch 2 rupert murdoch 2 rupert murdoch rupert murdoch dominion voting systems 1 dominion voting systems 1 dominion voting systems dominion voting systems dominion voting systems dominion voting systems lachlan rupert e james murdoch lachlan rupert e james murdoch

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO

DAGOREPORT - CON UNA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE, L'IMPLOSIONE DELLA LEGA E' L'UNICA SPERANZA PER VEDER CROLLARE IL GOVERNO DUCIONI - LA MELONA SA BENE CHE IL REFERENDUM SULL'AUTONOMIA POTREBBE ESSERE L'INIZIO DELLA SUA FINE. NEL PROBABILISSIMO CASO CHE VENGA BOCCIATA, CHE FARA' SALVINI? E SENZA LEGA, CADE IL GOVERNO... - SOTTO SOTTO, LA "NANA MALEFICA" (COPY CROSETTO) LAVORA AFFINCHE' IL 12 NOVEMBRE LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCI LA LEGGE, O ANCHE SOLTANTO UNA PARTE - SULLA NORMA, NON SOLO L'OPPOSIZIONE MA TUTTA FORZA ITALIA MENA TUTTI I GIORNI SENZA PIETÀ. L'ULTIMA? L'EUROPARLAMENTARE MASSIMILIANO SALINI (PER CONTO DI MARINA BERLUSCONI) HA SENTENZIATO: "È IMPOSSIBILE DA ATTUARE" - CALDEROLI, INTANTO, CONTINUA A GETTARE CARBONE NELLA FORNACE AUTONOMISTA...

PER MAURIZIO MOLINARI L'ADDIO A “REPUBBLICA” NON È STATO UN FULMINE A CIEL SERENO: GRAZIE AL SUO STRETTO RAPPORTO CON JOHN ELKANN, SAPEVA CHE LA SUA DIREZIONE SAREBBE TERMINATA A FINE 2024 - LO SCIOPERO DELLA REDAZIONE IN CONCOMITANZA CON “ITALIAN TECH WEEK” BY EXOR HA ACCELERATO IL CAMBIO DI GUARDIA – LA MANO DI SCANAVINO DIETRO LA NOMINA DI MARIO ORFEO, CARO ALLA VECCHIA GUARDIA DI “REP” MA SOPRATTUTTO ABILISSIMO A GALLEGGIARE IN QUALSIASI TIPO DI TEMPESTE EDITORIALI. NON SOLO: "PONGO" GLI CONSENTE IL DIALOGO CON LA DESTRA: GIANNINI E BONINI SAREBBERO STATI INVECE DI ROTTURA - ORFEO HA CONOSCIUTO ELKANN E SCANAVINO ANDANDO A TUTTE LE PARTITE DELLA JUVE – DI FARE L’EDITORE A ELKANN INTERESSA NIENTE. PUNTA A FAR DIVENTARE EXOR UNA REALTÀ IMPREDITORIALE INTERNAZIONALE,  LONTANA DALL'ERA DEGLI AGNELLI A QUATTRO RUOTE (COME DAGO-DIXIT, PROSSIMAMENTE È ATTESO UN BOMBASTICO ANNUNCIO DI "YAKI" DI RISONANZA MONDIALE PER UN INVESTIMENTO DI EXOR DEFINITO DA ALCUNI "FUTURISTA")