QUANDO I PISCHELLI FANNO “BRANCO” - LE RAGAZZE VITTIME DI VIOLENZA SESSUALE SONO SEMPRE PIÙ GIOVANI, COME GLI STUPRATORI - GLI PSICHIATRI: “COLPA DELL’ABBASSAMENTO DELLE BARRIERE ETICHE, DEL PUDORE E UN INNALZAMENTO DELLE PROMISCUITÀ SESSUALI”

In un paesino del Salernitano, cinque adolescenti, dai quindici ai diciassette anni, per noia, avvicinano una sedicenne, la portano in un garage e la violentano - Il ministero di Giustizia sforna cifre impressionanti: lo scorso anno il sistema aveva in carico 532 ragazzi condannati per stupro e 270 per stupro di gruppo... -

Condividi questo articolo


Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”

 

STUPRO 1 STUPRO 1

Gaia non urlava, non riusciva a urlare. «Ero talmente bloccata che non mi usciva nemmeno la voce». Loro erano in tre, tutti ragazzi, tutti minorenni come lei. Dissero in coro quel che dicono spesso questi giovanissimi che di colpo, una sera, obbedendo alla legge del branco diventano violentatori: «Pensavamo che Gaia (nome di fantasia, ndr ) ci stesse». L' episodio lo ricorda bene la procuratrice capo del Tribunale per i minorenni di Genova, Cristina Maggia, che da ventitrè anni si occupa di ragazzi violenti, bulli, molestatori e piccoli criminali in genere.

 

STUPRO STUPRO

«Si difendono più o meno tutti allo stesso modo: ma il nostro era uno scherzo, un gioco, non pensavamo che avesse paura...», racconta il magistrato ligure che è anche vicepresidente della Aimmf, l' associazione italiana dei magistrati per i minorenni e la famiglia. Maggia deve confrontarsi oggi con l' ennesimo caso di violenza sessuale di gruppo: tre diciassettenni di Savona, fino a ieri insospettabili giocatori della stessa squadra di calcio, peraltro di buon livello, nazionale giovanile, che decidono di stuprare la fidanzata di uno dei tre girando pure un video. Sconvolta dal comportamento del suo ragazzo, la vittima, straniera diciottenne, ci ha pensato un paio di giorni e li ha denunciati.

STUPRO STUPRO

 

Scattano l'indagine, i sequestri e gli arresti per tutti e tre. «Rapporti sessuali consenzienti», si sono affrettati a precisare gli avvocati dei calciatori. Così va a Savona, dove molti si stupiscono per questi giovani insospettabili. Storia analoga in un paesino del Salernitano, San Valentino Torio. Domenica scorsa cinque adolescenti, dai quindici ai diciassette anni, per dare una scossa alla serata noiosa, avvicinano una sedicenne, la portano in un garage e la violentano.

 

«Pugnalata da chi credevo fosse mio amico facendomi lasciare un segno indelebile che non dimenticherò facilmente, anzi, penso che mai dimenticherò», si è sfogata lei su Facebook, dopo il fermo dei cinque. Anche qui, nessun segnale di disagio, non apparente. Tutti figli di famiglie normali, esattamente come i loro coetanei liguri.

Stupro Stupro

 

Cosa sta succedendo, dunque? «Vedo un abbassamento delle barriere etiche, del pudore e un innalzamento delle promiscuità sessuali. Alla base c' è molta solitudine e tristezza e famiglie impreparate ad affrontare il superpotere della banda che agisce con una sola testa e non arretra, non si identifica con la sofferenza della vittima», prova a spiegare Gustavo Pietropolli Charmet, psicanalista autore di ricerche proprio sul fenomeno che «trasforma i cosiddetti bravi ragazzi in criminali».

 

Il ministero di Giustizia sforna cifre impressionanti: lo scorso anno il sistema aveva in carico 532 ragazzi condannati per stupro e 270 per stupro di gruppo. «Cosa fa la polizia rispetto al fenomeno? Abbiamo sviluppato una particolare specializzazione che ha come cardine l' ascolto del minore», ricorda Vittorio Rizzi, capo della Direzione centrale anticrimine. Ma i giudici dei Tribunali per minorenni continuano a raccogliere decine di testimonianze disperate.

STUPRO STUPRO

 

Come quella di Claudia (nome di fantasia), quattordicenne studentessa di Molfetta che venne violentata all' Anfiteatro all'aperto della cittadina pugliese. Sul palco, come in uno spettacolo. «Andrea mi bloccava da dietro, Ninni ha fatto il resto e mentre lo faceva rideva e scherzava. Poi è salito su un altro e poi un altro ancora...».

 

Giovanissima lei, giovani loro. «Notiamo un abbassamento dell' età degli autori delle violenze che si accompagna all'accelerazione della vita sessuale dei ragazzi - precisa Maggia -. Ci sono dodicenni che hanno vite sessuali che dovrebbero avere i trentenni. Aiutati in questo da internet che rende tutto molto visibile, facile, precoce, senza che sia accompagnato da una sufficiente maturità affettiva».

 

Impreparazione, branco, noia. «E mettiamoci pure l' egocentrismo e l' estremo narcisismo dell' età adolescenziale. Queste situazioni di violenza esasperata sono paragonabili agli atti di bullismo e di cyberbullismo: nelle teste dei bulli e dei violentatori la vittima non esiste come sentimento».

 

violenza sessuale violenza sessuale

Poi ci sono i casi limite, che in queste stagioni di crisi sociale ed economica si moltiplicano. Lo scorso anno a Saronno tre ragazzi tra i 15 e i 16 anni sono stati protagonisti di una giornata da Arancia meccanica, iniziata con la devastazione di un treno di linea e chiusa con il sequestro e le molestie sessuali di una coetanea che è riuscita a scappare. «Mi avrebbero lasciato andare solo se facevo sesso con loro», dirà poi in lacrime.

Per i tre ragazzi, tutti studenti e senza particolari problemi, il giudice ha disposto un processo di recupero attraverso la messa alla prova.

 

violenza sessuale violenza sessuale

«Nel 95 per cento dei casi si tenta questa soluzione - spiega la procuratrice -. Le condanne le prendono in pochi. Le prende chi non ha famiglia, chi è senza aiuti. Non sono i più cattivi, sono i più soli». Ma i giovani calciatori di Savona hanno altre storie. Belli, aitanti, agiati. «Lì c'è un vuoto diverso da colmare».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….