QUANTE RAGAZZE HA STUPRATO DI FAZIO? ALTRE DUE GIOVANI ACCUSANO L'IMPRENDITORE DI VIOLENZE SESSUALI, MA POTREBBERO ESSERE DI PIÙ: MOLTE SONO ANCORA TERRORIZZATE DA LUI E HANNO PAURA A PRESENTARSI AI CARABINIERI PER TIMORE DI RITORSIONI - LE INDAGINI SI CONCENTRANO ANCHE SULLA SUA (STRANA) RETE DI AZIENDE: STAVA ALLARGANDO L'ATTIVITÀ A OPPIACEI E PSICOFARMACI - E I PROIETTILI TROVATI SULLA MASERATI SAREBBERO SOLO UNA MESSINSCENA PER...

-

Condividi questo articolo


Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera - Edizione Milano

 

antonio di fazio antonio di fazio

È formalmente indagato per altre due violenze sessuali il manager Antonio Di Fazio, arrestato una settimana fa con l'accusa di aver narcotizzato e abusato una 21enne studentessa bocconiana.

 

È il primo passo tecnico nelle indagini della procura che lo sospetta di altri tre abusi e di una serie ancora indefinita nei numeri di violenze a donne giovanissime attirate nella «trappola» con la promessa di stage e lavoro nella sua ormai ex azienda Global farma.

 

antonio di fazio antonio di fazio

Ragazze con le quali l'imprenditore aveva avviato brevi relazioni e che ancora oggi «hanno il terrore» di lui tanto che, secondo i magistrati, «molte hanno paura a presentarsi ai carabinieri per timore di ritorsioni».

 

Ieri è stata sentita dal pm Alessia Menegazzo un'altra vittima di abusi. Oggi sarà ascoltata l'ex moglie che ha raccontato di violenze fin dal 2009. Nel pomeriggio c'è stato un vertice degli investigatori sulla strategia delle indagini tra il capo Francesco Greco, l'aggiunto Letizia Mannella, il comandante provinciale dell'Arma Iacopo Mannucci Benincasa, il comandante del Reparto operativo Michele Miulli e quello del Nucleo investigativo Antonio Coppola.

 

antonio di fazio antonio di fazio

Le indagini su Di Fazio coinvolgono ormai più dipartimenti della procura. C'è la Direzione distrettuale antimafia che sta approfondendo i suoi rapporti di frequentazione con uomini legati alla criminalità organizzata.

 

E ci sono gli accertamenti patrimoniali, affidati al pm Pasquale Addesso, per verificare l'origine dei «notevoli flussi di denaro» di cui disponeva e che non potevano provenire dalla sola Global farma, nata soltanto lo scorso aprile in piena pandemia.

 

antonio di fazio antonio di fazio

L'imprenditore era già sotto la lente degli inquirenti per due vicende fiscali e ora starebbe emergendo uno spaccato di società a lui riconducibili ma intestate a terze persone. Come la «Ifi srl», con sede sempre al civico 38 di via Mario Pagano, farmaceutica intestata a una donna di Corsico. Nata nel 2016 ha un fatturato di 31 milioni, ma secondo le stesse ammissioni della titolare (che aveva un'azienda di pulizie) sarebbe in realtà riconducibile a Di Fazio.

 

antonio di fazio 2 antonio di fazio 2

Prima dell'arresto la Global farma aveva richiesto l'autorizzazione al ministero della Salute per trattare anche farmaci con sostanze psicotrope, come oppiacei e psicofarmaci. L'iter era ancora in corso ma, come conferma il socio Enrico Asiaghi, era già arrivato il nulla osta dei Nas.

 

La sorella dell'imprenditore, oncologa, secondo il socio, avrebbe detto di poter poi creare un canale di vendita con la clinica nella quale lavora.

 

ANTONIO DI FAZIO ANTONIO DI FAZIO

Gli inquirenti stanno approfondendo le minacce denunciate da Di Fazio il 5 maggio e il ritrovamento di tre bossoli sul vetro della Maserati intestata alla sua azienda e in uso al socio. Il manager, davanti alla polizia, ha ricondotto tutto alla falsa (così è stato accertato) estorsione che avrebbe subito dalla 21enne vittima di violenza.

 

ANTONIO DI FAZIO. ANTONIO DI FAZIO.

Per gli investigatori la storia dei bossoli potrebbe essere stata utilizzata dal 50enne per imbastire una strategia difensiva dopo che la giovane aveva denunciato la violenza a fine marzo.

 

BROMAZEPAM BROMAZEPAM

Il sospetto è che quella misteriosa intimidazione sia una messinscena per sostenere la storia del tentativo di estorsione da parte della famiglia della vittima e far ricadere la colpa sulla ragazza.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….