C.Gu per il Messaggero
Luca Fusi, vittima dello scontro tra barche
Chi ha visto sfrecciare il Mastercraft da 7 metri sulle acque del lago di Como racconta che correva così veloce da avere la prua alzata. E forse proprio per questo Clea Wuttke, la ventunenne belga alla guida, non si è accorta della barca ancorata a una manciata di metri da punta del Balbianello, uno dei luoghi più suggestivi del Lago di Como, vicino all' Isola Comacina.
Il Sea Roy 240 noleggiato dai tre amici per trascorrere una giornata al sole è stato squarciato in due punti, il boato causato dall' urto è stato sentito a centinaia di metri di distanza, Luca Fusi, 22 anni, è morto nell' impatto. E la giovane ai comandi del Mastercraft è stata arrestata. Nei suoi confronti la Procura di Como ha disposto i domiciliari, in una casa di conoscenti a Lenno, per evitare il ritorno in patria della ragazza.
GLI INTERROGATORI Gli investigatori hanno ascoltato per tutta la notte gli undici giovani belgi, tutti tra i venti e i venticinque anni, noti a Tremezzina perché qui trascorrono ogni anno le vacanze. Un punto è acclarato: alla guida c' era Clea Wuttke, accusata di omicidio colposo aggravato e naufragio colposo.
Lo scontro tra barche sul lago di Como
A differenza dell' incidente accaduto la scorsa settimana a Salò, nel quale hanno perso la vita Umberto Garzarella e Greta Nedrotti con i due turisti tedeschi accusati di omicidio colposo fermati solo la mattina dopo, in questo caso gli inquirenti hanno ravvisato una sostanziale flagranza di reato. Ci sono due testimoni oculari che hanno assistito allo schianto, raccontando che la barca della comitiva andava molto veloce, aveva la prua alzata ed è planata su quella di Luca Fusi e dei suoi amici.
Lo scontro tra barche sul lago di Como 4
Tre studenti che si sono presi un giorno di vacanza: Luca, che viveva con la famiglia a Guanzate, un anno fa ha conseguito la laurea triennale in economia e continuava il suo percorso di studi alla Bocconi. Pochi minuti dopo l' impatto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Tremezzina, con il comandante Massimo Castelli che ha raggiunto il luogo dell' incidente. «Una situazione drammatica - racconta - per il ragazzo non c' era più niente da fare, gli amici caduti in acqua erano feriti e gridavano disperati. Mi sono preoccupato subito di attivare i soccorsi, ma anche di fare in modo che l' altra imbarcazione e i diportisti non si allontanassero».
La ragazza arrestata è stata sottoposta all' alcol test e il risultato è negativo. La pm Antonia Pavan, titolare dell' inchiesta, ha disposto l' autopsia sul corpo della vittima e affiderà una consulenza tecnica per ricostruire la dinamica.
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IN TROPPI A BORDO A cominciare dal fatto che sul quel modello di Mastercraft possono salire al massimo otto persone, mentre i belgi erano undici. È escluso, riferiscono gli investigatori, che la loro barca, seppure attrezzata per lo sci nautico, stesse trainando qualcuno al momento dell' impatto.
Per ora sul tavolo del magistrato ci sono la relazione del comandante della polizia locale e le audizioni della compagnia di belgi, su cui si sta cercando di chiarire alcune discrepanze in merito a ciò che è accaduto. In corso di verifica anche se la giovane ai comandi del motoscafo sia in possesso della patente nautica.
La barca, stando ai primi accertamenti, sarebbe di proprietà dell' ex compagno della madre, e batte bandiera belga: da stabilire se in base alle norme sulla navigazione da diporto possa essere condotta anche senza permesso.
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