Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera – ed. Roma”
Ma le indagini? Che ne sarà a questo punto del cosiddetto Ares gate che da circa un anno e mezzo tiene banco su quotidiani, rotocalchi e programmi televisivi? L'inchiesta è destinata a sopravvivere al pronunciamento dei giudici della Cassazione, atteso in giornata.
La vicenda era esplosa nella primavera del 2021, tra audizioni di vip in Procura e botta e risposta appuntiti, fra protagonisti di sceneggiati tivvù, sulle reti televisive (memorabile la puntata che su La Sette ospitò l'autodifesa di Alberto Tarallo con lettura delle lettere autografe di Teodosio Losito). Indagando per l'istigazione al suicidio la Procura aveva acquisito la relazione dell'esperta calligrafa nella quale si sosteneva come testamento e lettere dello sceneggiatore Teo Losito fossero in realtà stati manipolati.
Evidenze di questa falsificazione trasparirebbero da alcune lettere dell'alfabeto dal tratto marcato e le zampette originali. Pronta la replica del produttore della fu Ares film (partecipata da Mediaset) assistito dagli avvocati Franco Coppi e Daria Pesce: «Testamento e lettere sono originali». Era seguito un sequestro di beni del valore di cinque milioni di euro contro il quale Tarallo aveva presentato ricorso, vincendo in sede di Tribunale del Riesame.
ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO
Sulla calligrafia di Losito e più in generale sull'affaire Ares si sono scontrati in molti.
Di qua i fedelissimi di Tarallo, come l'attrice Ursula Andress che si era schierata fin dall'inizio al suo fianco, assieme a Manuela Arcuri ad esempio.
Di là gli avversari come l'attrice Adua Del Vesco (alias Rosalinda Cannavò) e Gabriel Garko autori di una narrazione articolata nella quale trovavano spazio anche la descrizione di un Tarallo padre padrone con gli attori e dedito perfino a rituali simbolici. Descrizione che sarà spazzata via dai giudici della Cassazione?
Non completamente se è vero, come affiora tra le pieghe di un'inchiesta ricca di colpi di scena, che i magistrati Paolo Ielo e Carlo Villani potrebbero andare avanti con gli approfondimenti fino a un possibile processo, considerando inoltre che il produttore ha ancora in piedi l'accusa di bancarotta scaturita dal crac della sua società. Tace in tutto questo il fratello di Losito, pronto a ricorrere contro la decisione dei giudici (civili) di Milano che, nei giorni scorsi, avevano, di fatto, assegnato a Tarallo una vittoria importante: il beneficio di una polizza sulla vita da 300mila euro stipulata dal defunto sceneggiatore ed ex compagno del produttore.
alberto tarallo non e' l'arena alberto tarallo non e' l'arena 1 alberto tarallo adua del vesco non e' l'arena ALBERTO TARALLO DA MASSIMO GILETTI -2 ALBERTO TARALLO DA MASSIMO GILETTI -4 alberto tarallo non e' l'arena 2 ursula andress alberto tarallo eva grimaldi foto di bacco (2)