QUI DI NERO C’È SOLO IL CONSUMO DEGLI ITALIANI – RIUSCIRÀ IL BLACK FRIDAY A RIANIMARE LA PROPENSIONE AL CONSUMO DEGLI ITALIANI? IL 2018 HA GIÀ FATTO REGISTRARE UN PASSO INDIETRO MENTRE CI SI CONTINUA AD ARROVELLARE SULL’INUTILE DIBATTITO SULLA CONVENIENZA O MENO DI LIBERALIZZARE I SALDI E SULL’INIZIATIVA GOVERNATIVA SULLE CHIUSURE DOMENICALI...

-

Condividi questo articolo


Dario Di Vico per il “Corriere della Sera”

 

shopping 9 shopping 9

Riuscirà il «Black friday» a rianimare la propensione al consumo degli italiani? Quando avremo i dati sarà interessante ragionare sull' impatto che l' iniziativa promozionale, che campeggia pressoché ovunque in questi giorni, avrà avuto e sui riflessi che inevitabilmente tirano in ballo la traballante struttura del commercio italiano.

 

È chiaro che la campagna che abbiamo importato da Oltreoceano, come avevamo fatto con Halloween, sta sempre di più prendendo il carattere di saldo prenatalizio, che partito dalla piattaforma online ormai ha investito giocoforza tutta l' offerta tradizionale. In questi giorni si vendono, sotto la rassicurante egida del «Black friday», persino corsi di inglese.

shopping on line2 shopping on line2

 

Il timing non è del tutto perfetto perché la riscossione delle tredicesime è ancora lontana e per questo motivo il Venerdì Nero che doveva durare lo spazio di un week end alla fine occuperà un' intera settimana.

 

A consuntivo sapremo se sarà servito solo ad anticipare gli acquisti natalizi o se, per l' appunto, avrà contribuito a tonificare i consumi.

 

Una prima considerazione che può anche far sorridere riguarda il lungo e inutile dibattito sulla convenienza o meno di liberalizzare i saldi, dibattito ozioso che Amazon ha di fatto saltato a piè pari.

 

rissa a sao paulo in brasile rissa a sao paulo in brasile

La seconda considerazione rimanda all' impatto che l' iniziativa governativa sulle chiusure domenicali può avere sul commercio made in Italy , stretto a questo punto tra l' innovazione disruptive dei colossi del web e il proibizionismo a Cinque Stelle.

 

L' anello debole della filiera sembrano essere i grandi centri commerciali o mall che li si voglia chiamare, si può discutere se siamo in presenza di un eccesso di offerta ma di sicuro sono loro a soffrire più di altri operatori dell' avanzata dell' e-commerce e sarebbero loro a pagare direttamente le conseguenze delle chiusure festive.

SHOPPING ONLINE SHOPPING ONLINE

 

«I giganti della rete hanno una grande convenienza, proseguono la loro marcia trionfale ed è ovvio che tutto ciò non può piacere all' intero mondo del commercio sia tradizionale che moderno.

 

Non hanno loro il pallino in mano, devono subire limitandosi a replicare colpo su colpo. E i margini ne risentono» ha scritto su Twitter un attento analista del settore come Mario Sassi.

 

fila per il black friday fila per il black friday

Sul versante dei consumi dopo un 2017 che Albino Russo, ufficio studi di Coop, giudica «nonostante tutto il miglior anno degli ultimi dieci» il 2018 ci ha visto tornare indietro «al mero conteggio dello zero virgola».

 

È vero che «l' esperienza mi porta a dire che gli anni elettorali non aiutano mai i consumi» ma è chiaro che siamo dentro un rivolgimento nel quale abbondano le novità e scarseggiano le certezze, cambiano i protagonisti dell' offerta e il contesto macroeconomico non aiuta un affiancamento soft.

 

BLACK FRIDAY BLACK FRIDAY

L' impressione è che il ministro Luigi Di Maio non abbia l' intenzione di cogliere la complessità di queste trasformazioni e usi l' argomento delle chiusure festiva come una facile «reductio ad unum» dei problemi del settore. Qualcosa del genere, del resto, lo abbiamo visto con i ciclo-fattorini della consegna del cibo a casa. La soluzione del rebus (redditività del business e diritti dei lavoratori) non era facile e il problema è stato accantonato. Altro giro, altra corsa.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….