"E' QUESTO IL VALORE DEI NOSTRI RAGAZZI PERDUTI?", ARRIVA IL RISARCIMENTO DI 69 MILA EURO PER GLORIA E MARCO, I 2 GIOVANI ARCHITETTI VENETI MORTI NEL ROGO DELLA GRENFELL TOWER A LONDRA INSIEME AD ALTRE 70 PERSONE. LA FAMIGLIA: "NON ACCETTEREMO MAI"

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ENRICO FERRO per repubblica.it

 

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Tre anni sono passati dal rogo divampato sulla Grenfell Tower di Londra, che nella notte tra il 13 e il 14 giugno si è portato via le vite di 72 persone, tra cui anche quelle dei giovani architetti veneti Marco Gottardi e Gloria Trevisan. Tre anni dopo, con un mega processo in corso che vede coinvolte multinazionali e governo inglese, sembra profilarsi il range dei risarcimenti proposti nell'ambito di un accordo stragiudiziale. "Cifre che vanno dalle 10 alle 60 mila sterline, poco meno di 68 mila euro", conferma l'avvocato veronese Maria Cristina Sandrin, che segue la famiglia di Gloria Trevisan.

 

"E' questo il valore dei nostri ragazzi perduti?", si chiedono le famiglie. Attribuire un valore a un figlio non è mai possibile ma una stima così al ribasso non fa che aprire una nuova ferita nelle famiglie, che hanno visto i loro ragazzi inghiottiti da un sistema di speculazione sulla pelle di giovani in cerca di un lavoro.

 

 

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A processo ci sono giganti dell'industria, come la Arconic che aveva realizzato i pannelli di rivestimento nel grattacielo di North Kensington, o come la Whirlpool, costruttrice del frigorifero da cui è partito l'incendio al quarto piano della torre ma anche la Rbck, proprietaria dell'immobile, la Rydon per gli appaltatori, la Exova degli ingegneri anti incendio, la Celotex dei pannelli isolanti, i vigili del fuoco e anche il Dipartimento dell'immigrazione della sicurezza e della costruzione degli alloggi per le comunità.

 

L'avvocato Sandrin respinge con forza la proposta economica che sembra emergere in queste ultime ore: "Non accetteremo mai. Qui qualcuno ignora lo choc psicologico di una famiglia che non solo non ha più la propria figlia ma che ha vissuto la morte in diretta fino all'ultimo istante".

 

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Quella notte Marco e Gloria, al ventiquattresimo piano, decisero di rimanere all'interno dell'alloggio obbedendo all'ordine che venne dato dai vigili del fuoco. I due fidanzati, 26 anni lei e 27 lui, telefonarono ai loro genitori che, nel frattempo, vedevano le immagini nei canali di all news. Quelle telefonate registrate contengono l'addio di Marco e Gloria, nel momento in cui si rendono conto che non c'è più niente da fare. Un testamento di dolore e disperazione che non fa che acuire lo strazio per una morte così assurda.

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