I Monti Huangshan - sito Unesco dal 1990 - sono una delle attrazioni turistiche più popolari della Cina. Le autorità della provincia cinese di Anhui, dove si trova la catena montuosa, lo scorso week-end hanno disposto l'entrata gratuita al percorso escursionistico dedicato ai visitatori.
Cancellato per due giorni, insomma, il biglietto da circa 25 dollari, nel tentativo di far ripartire il turismo dopo la crisi provocata dall'epidemia di nuovo coronavirus.
L'afflusso è stato così imponente da costringere i gestori a chiudere i battenti, poiché il sito nella giornata di domenica 5 aprile ha superato le 20mila persone che per legge può ospitare. Ciò che colpisce, dalle immagini pubblicate sui social network, è come queste persone abbiano effettuato l'accesso alla funivia: stipate in un serpentone di transenne in una coda interminabile. In molti portano la mascherina, alcuni ne sono sprovvisti ma la distanza di sicurezza è inesistente.
In Cina la curva dei contagi sembra ormai inesistente e l'emergenza - soprattutto nella provincia dello Hubei gravemente colpita dal virus - appare ormai alle spalle. Ma i turisti ammassati a Huangshan preoccupano: l'epidemia non è finita e domencia scorsa, 5 aprile, la Cina ha comunicato 2382 nuovi positivi al Covid-19. I casi importati dall'estero sono saliti invece a 913.