"IL MAR D'AZOV È PERDUTO PER SEMPRE PER L'UCRAINA” - IL VICE PRIMO MINISTRO DEL GOVERNO FILO-RUSSO DELLA CRIMEA GEORGY MURADOV ANNUNCIA IL TRIONFO: I PORTI DELLE REGIONI DI ZAPORIZHZHIA E KHERSON NON SARANNO MAI PIÙ UCRAINI” - IL CREMLINO ACCELERA IL PROCESSO DI RUSSIFICAZIONE E STA CONCEDENDO LA CITTADINANZA RUSSA CON TANTO DI PASSAPORTO ALLA POPOLAZIONE DEI TERRITORI CONQUISTATI - I RUSSI HANNO AUMENTATO GLI ATTACCHI AEREI NEL DONBASS E STANNO GUADAGNANDO POSIZIONE VIA TERRA…

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MAR D AZOV MAR D AZOV

1 - CRIMEA, MAR D'AZOV PERDUTO PER SEMPRE PER L'UCRAINA

(ANSA) - "Il Mar d'Azov è perduto per sempre per l'Ucraina. I porti delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson non saranno mai più ucraini. Sono sicuro che dopo la riunificazione delle nostre regioni con la Russia, il Mar d'Azov tornerà ad essere, come prima, esclusivamente un mare interno della Federazione Russa", ha dichiarato il vice primo ministro del governo della Crimea Georgy Muradov, riportato da Ria Novosti. L'agenzia russa cita anche Vladimir Rogov, un funzionario nominato da Mosca nella regione occupata di Zaporizhzhia, il quale ha affermato che "le regioni di Zaporizhzhia e Kherson non torneranno mai sotto il controllo di Kiev".

 

BOMBE DONBASS 2 BOMBE DONBASS 2

2 - DONBASS, I RUSSI SFONDANO L'ARMA DELLA CITTADINANZA PER SPINGERE L'ANNESSIONE

Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

L'Ucraina insiste: non cederemo pezzi di territorio e il rilascio di passaporti russi a Mariupol è una palese violazione del diritto internazionale. Putin, però, accelera il processo di russificazione e sta concedendo la cittadinanza alla popolazione dei territori conquistati.

Kiev non arretra, afferma che ormai i russi hanno utilizzato il 60 per cento delle armi che hanno a disposizione e, con una serie di dichiarazioni, mostra di non volere il compromesso perché questo - è la tesi dell'Ucraina - significherebbe concedere a Putin la possibilità di aggredire altri Paesi.

BOMBE DONBASS BOMBE DONBASS

 

Con una esagerazione il governatore del Lugansk, Serhii Haidai, arriva a dire: «Se le truppe russe non saranno fermate in Ucraina andranno avanti nei Paesi Baltici, in Germania, in Spagna, in Italia, fin quando le loro mire non saranno arginate». Si arena intanto il processo di adesione alla Nato di Svezia e Finlandia le cui delegazioni ieri erano ad Ankara, per colloqui diplomatici, dopo che la Turchia si è detta contraria.

 

DONBASS STRATEGIA DELLA FAME DONBASS STRATEGIA DELLA FAME

Il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, al termine del confronto ha spiegato: «Il processo di adesione non può progredire se le nostre preoccupazioni in materia di sicurezza non vengono affrontate con misure concrete in un determinato lasso di tempo». Erdogan chiede a Svezia e Finlandia di cessare il sostegno a gruppi che la Turchia considera terroristici.

 

Mosca sta concentrando gli sforzi sul Donbass, dove sta guadagnando terreno e si prepara ad accerchiare una città di medie dimensioni come Severodonetsk (120mila abitanti) che per la sua posizione chiave - sulle sponde del fiume Severskij Donec, al centro del triangolo i cui vertici sono Lugansk a Est, Donetsk a Sud e Kharkiv a Nord - ha ricevuto la drammatica definizione di possibile «nuova Mariupol».

 

BATTAGLIA IN DONBASS BATTAGLIA IN DONBASS

I russi hanno aumentato gli attacchi aerei. E stanno guadagnando posizione via terra. Proprio ieri pomeriggio le autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, che stanno combattendo al fianco dell'esercito di Putin (segnalata anche la presenza dei ceceni), hanno annunciato di avere sfondato la difesa ucraina sullo Svetlodar Bulg, nella regione di Lugansk. «Ciò ha portato alla quasi completa impossibilità di rifornire le truppe ucraine a Severodonetsk e Lysichansk».

 

Gli ucraini hanno risposto negando la capitolazione in quell'area: il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, ha smentito che l'esercito russo avrebbe isolato la regione dal resto dell'Ucraina e bloccato l'autostrada Lysychansk-Bakhmut. Ma appare evidente che l'esercito ucraino fatichi a resistere in questa fascia di territorio.

 

GIURAMENTO DEI MEMBRI DEL BATTAGLIONE DI AUTO-DIFESA DEL DONBASS GIURAMENTO DEI MEMBRI DEL BATTAGLIONE DI AUTO-DIFESA DEL DONBASS

Lo stesso Gaidai ha ricordato: «Le truppe russe si sono già avvicinate molto a Severodonetsk, quindi possono sparare anche con i mortai. La città viene continuamente bombardata, 24 ore su 24. Ci sono pesanti combattimenti alla periferia della città, mentre bombe e missili vengono sganciati dai bombardieri, la situazione è molto difficile».

 

Il Cremlino ha poi ampliato l'opera di russificazione, distribuendo passaporti nelle città aggredite e conquistate, come appunto Mariupol. Putin ha firmato un decreto che semplifica le procedure per rilasciare la cittadinanza russa a chi abita nelle regioni ucraine di Kherson e Zaporizhzhia. Intanto, due mercenari del gruppo Wagner dalla Bielorussia sono finiti sotto accusa per aver ucciso civili vicino a Kiev: dovranno rispondere di crimini di guerra.

 

beni di prima necessita distribuiti nel donbass 5 beni di prima necessita distribuiti nel donbass 5

Una indagine indipendente di Frontline (Associated Press e Pbs) ha verificato che 56 scuole ucraine sono state danneggiate o distrutte dalla Russia dall'inizio del conflitto. Dure accuse dell'arcivescovo di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, contro il clero russo: «Ci sono situazioni rilevanti in cui un prete dirige bombe e proiettili russi contro i suoi stessi parrocchiani. L'abbiamo visto nella regione diLuganske in quella di Donetsk».

 

TENSIONE

Se Kiev ieri ha ripetuto che non è disponibile a rinunciare pezzi di territorio per ottenere una tregua, anche da Mosca, almeno nelle dichiarazioni ufficiali, prospettano una guerra ancora lunga. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha parlato della proposta di piano di pace con disprezzo: «Pura fantasia, se sperano che la Federazione russa accetti un piano occidentale, non hanno capito molto».

 

MAPPA UCRAINA - DONBASS - CRIMEA MAPPA UCRAINA - DONBASS - CRIMEA

E Putin, quasi a confermare che per lui il conto di morti e distruzione non è ancora sufficiente, ieri ha deciso di dare il via libera alla chiamata alle armi dei più anziani. Più nel dettaglio: il Parlamento russo ha approvato una legge che prevede di abolire il limite di 40 anni per chi si arruolerà nelle Forze armate, ora manca solo la firma del presidente.

 

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