DELITTO PIAZZA DANTE MODENA LEO
Tre minorenni sono stati fermati, due a Prato e uno a Modena, per l'omicidio di un ventenne trovato all'interno di una valigia in un appartamento di piazza Dante, nel centro della città emiliana. Mentre le ricerche continuano per catturare gli altri due che potrebbero aver partecipato al delitto, filtra come movente la sfera sessuale. Il ventenne sarebbe stato legato a uno dei cinque.
Ad arrestare i due giovani - entrambi cinesi - a Prato sono stati gli uomini delle Squadre mobili della cittadina emiliana e di Prato. Uno è stato bloccato all'interno di un Internet Point, l'altro in un'abitazione. Gli inquirenti hanno chiarito che tutti e cinque i sospettati dell'omicidio vivono a Prato.
IL DELITTO
Il delitto è stato consumato sabato 25 in un appartamento al sesto piano di piazza Dante 29, uno stabile situato davanti la stazione dei treni di Modena. Il corpo del ragazzo, di origini cinesi, Congliang Hu ma per tutti "Leo", figlio della compagna di un noto avvocato modenese, è stato scoperto dai parenti all'interno di un borsone nel maldestro tentativo, evidentemente, di occultare prove e corpo. Sul posto per le indagini la polizia.
Il delitto è avvenuto - secondo la ricostruzione degli investigatori - intorno alle 15,30 di sabato 25 novembre.
Leo era in camera sua, in casa anche la madre e il suo compagno. Leo aveva ricevuto alcuni amici - ancora il numero non è chiaro, ma pare che le persone presenti in camera sua fossero almeno sei, sicuramente cinque - non si sa cosa abbiano fatto. Certo è che a un certo momento - proprio a causa del silenzio all'internoi della camera del ragazzo - l'avvocato si è affacciato dalla stanza nella quale era assieme alla madre di Leo e ha visto uscire di corsa due degli amici.
L'avvocato e la donna a quel punto sono entrati in camera e hanno scoperto il delitto. Sul corpo del ragazzo - in base all'esame autoptico - il medico legale non ha trovato segni di ferite da arma da fuoco o coltello né segni di soffocamento. Non ci sono tracce di violenza, solo un rivolo di sangue fuoriuscito dal naso. Se non è chiara ancora la dinamica del delitto, il movente pare accertato.
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IL RICATTO
Uno dei possibili autori dell'omicidio del ventenne ucciso aveva una relazione con la vittima. L'interruzione di questa relazione, decisa appunto da uno da uno dei presunti autori, aveva portato il ventenne a minacciarlo: "Se mi lasci rivelo la tua omosessualità". E' questa la dinamica dietro all'omicidio.
"Indaghiamo per omicidio pluriaggravato. Tre minorenni sono stati fermati: due a Prato, una Modena. Altre due persone, non sappiamo se minorenni o maggiorenni, sono ricercate" è quanto affermato dal procuratore capo di Modena Lucia Musti - Il movente è di natura sessuale, nel senso che la vittima era legata a uno dei cinque".
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