Da “la Stampa”
«La crisi dovuta alla guerra in Ucraina ha cambiato in maniera sostanziale gli equilibri nella regione artica, gli altri Stati membri del Consiglio artico hanno interrotto qualsiasi cooperazione con la Russia, le cose non potevano andare avanti come se niente fosse». Così l'inviato speciale Ue per l'Artico Michael Mann.
«Nonostante le tensioni, però, grazie ai fondi europei l'Artico può diventare un laboratorio di sviluppo di tecnologie e risorse sostenibili con cui vincere la sfida della crisi energetica», aggiunge Mann. «Isolare la Russia non è un buon motivo per fermare la cooperazione artica, anzi è in realtà più importante che mai», continua il diplomatico Ue, che sottolinea: «C'è un evidente aumento di presenza militare russa nella regione», ma inscrive il problema nella necessità di «rivedere in linea generale le politiche di sicurezza dell'Occidente nei confronti di Mosca».