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In India, dove lo stupro è un problema ancora molto diffuso tra la popolazione, specialmente in alcune regioni più arretrate, una giovane ragazza ha creato un paio di mutandine anti stupro che sono inclusive di un mini lucchetto che si sblocca con la password, un allarme GPS che avverte subito polizia e parenti e una piccola videocamera per riprendere l’assalitore in volto.
Seenu Kumari è nata in una povera famiglia di Farrkhabad, in Uttar Pradesh, ma con meno di cinquanta euro è riuscita a sviluppare un prototipo della sua invenzione.
Le mutandine rosa, che l’adolescente spera di esportare presto su un mercato più ampio, sono anche resistenti ai proiettili e al taglio delle lame.
In Uttar Pradesh la pedofilia e le molestie sessuali sono all’ordine del giorno. Le donne vengono spesso attaccate in mezzo alla strada e i video pornografici degli stupri vengono venduti sotto ai banconi per qualche centesimo.
Kumari ha detto: “Le donne non hanno sempre bisogno di indossare queste mutande ma possono portarle quando viaggiano sole o si trovano in luoghi poco sicuri. Questo apprecchio può salvare molte donne da uomini maligni che tentano di violare la loro dignità.”
Il prototipo è stato inviato alla ‘National Innovation Foundation’ di Allahabad per essere patentato e la sua creatrice è ottimista riguardo all’esito: “se utilizziamo tessuti e componenti di maggiore qualità, la mia invenzione sarà pronta presto per il mercato.”
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