Indossare la mascherina non è sufficiente: perché la protezione sia efficace è importante che sia nuova e posizionata in modo corretto, in caso contrario le differenze sono notevoli e l'efficacia può scendere fino al 25%. A dirlo è una simulazione pubblicata sulla rivista Physics of Fluids dalla ricerca condotta da Università del Massachusetts Lowell e della California Baptist University.
babbo natale con la mascherina
Jinxiang Xi, dell'Università del Massachusetts Lowell, ha dichiarato: "In genere si pensa che indossare una mascherina, non importa se nuova o vecchia, dovrebbe essere sempre meglio di niente. I nostri risultati mostrano che questa convinzione è vera solo per le gocce più grandi di 5 millesimi di millimetro, ma non per quelle più piccole di 2,5 millesimi di millimetro".
Dalla simulazione è emerso che la mascherina modifica il flusso d'aria intorno al viso in modo che l'aria non entri nella bocca e nel naso attraverso percorsi specifici, ma attraverso l'intera superficie della mascherina e a velocità inferiori rispetto a quelle che si avrebbero senza protezioni. La velocità più bassa vicino al viso favorisce l'inalazione dell'aerosol dal naso ed è per questo che la mascherina deve coprire bene anche il naso.
L'efficienza di filtrazione della mascherina chirurgica a tre strati, inoltre, può andare dal 65%, se nuova, al 25%, se usata; di conseguenza, secondo gli esperti, indossare correttamente una mascherina nuova fornisce una buona protezione, mentre una mascherina usata ha un'efficienza nettamente ridotta.
"Ci auguriamo - ha concluso l’esperto - che le autorità sanitarie rafforzino le attuali misure preventive per frenare la trasmissione di Covid-19, come promuovere l'utilizzo corretto delle mascherine, evitando quelle usate".
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