Luigi Ippolito per www.corriere.it
Il giorno del matrimonio di Harry e Meghan pontificava in mondovisione: dalla radio della Bbc alla tv francese, dai canali americani ai tg norvegesi. Il roboante Thomas Mace-Archer-Mills, «consulente reale» e presidente della Società monarchica britannica, dispensava perle di saggezza con accento aristocratico da lord inglese, vestito di tight e cilindro o, in alternativa, di completi di tweed.
Mostrava pure sussiegoso disdegno verso Meghan, una «americana rumorosa»: «Noi qui non facciamo quelle cose — spiegava —. Ci comportiamo con quiete e dignità». E alla tv norvegese aggiungeva che «l’aspetto più importante è mantenere l’integrità, mantenere le forme, assicurarsi che le tradizioni e l’eredità che noi abbiamo come popolo britannico rimangano predominanti».
Peccato che cotanto lord fosse solo un bidone. E il bello è che ad accorgersene non sono stati gli altezzosissimi inglesi, ma quei mastini della notizia dei cronisti del Wall Street Journal: i quali hanno scoperto che il sedicente Thomas Mace-ecc-ecc. altri non è che Tommy Muscatello, italo-americano dei sobborghi di New York, ossessionato da sempre con l’Inghilterra e i reali tanto da trasformarsi nella caricatura dell’aristocratico. Così riuscita, però, da ingannare pure la Bbc.
Il padre ha raccontato al quotidiano Usa che Tommy fin da ragazzo era un fanatico della Gran Bretagna e sognava di trasferircisi. E un suo insegnante ne ha ricordato la prodigiosa abilità nell’imitare l’accento inglese. Il giovane, che in America faceva l’agente immobiliare, ha dato corpo ai suoi sogni ed è venuto in Inghilterra, dove ha avviato un business che comprende la rivista Crown&Country e un libro di cocktail reali intitolato I Mixer di Sua Maestà.
Tommy si è anche fabbricato gli antenati: come un «nonno» granatiere incontrato per caso davanti a Buckingham Palace. Ma soprattutto si è trasformato in un ascoltato esperto di faccende monarchiche, tanto da consigliare la famiglia reale serba e parlare a una conferenza in Qatar. Ora però il 38enne aristocratico di finto conio dovrà probabilmente cercarsi un altro lavoro.
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