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M. E. F. per il “Corriere della Sera – ed. Roma”
Cartolina con monnezza dal belvedere del Pincio. Firmata Guido Bertolaso. L'ex capo della Protezione civile ieri mattina ha postato sulla sua pagina Facebook le immagini del compattatore dell'Ama utilizzato come stazione di trasbordo che, forse a causa di una manovra errata o di un guasto al mezzo, ha sversato a terra montagne di rifiuti.
Gli scatti pubblicati da Bertolaso immortalano la montagna di rifiuti rovesciati a terra dal camion dell'Ama che funge da mezzo di trasbordo: una mini stazione di trasferenza per lo stoccaggio temporaneo degli scarti che staziona tutti i giorni in uno dei luoghi simbolo della Capitale. Nella sequenza - le istantanee riprendono la scena di degrado da vicino e da lontano enfatizzando il cortocircuito visivo - spiccano i cumuli di indifferenziata caduti dal camion che ha perso il carico stipato al suo interno.
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«Caro sindaco - il messaggio scritto dall'autore a corredo del post -, visto che il termovalorizzatore te lo vuoi fare da solo, nel frattempo se vuoi chiedo aiuto ai turisti qui intorno e ti pulisco la spazzatura almeno da uno dei luoghi "sacri" di Roma...». Nel cenno all'impianto si può cogliere, in filigrana, l'allusione al fatto che l'ex numero uno della Protezione civile si è occupato della realizzazione di un impianto analogo ad Acerra, grazie al quale Napoli è riuscita a superare l'emergenza. Nei giorni scorsi anche l'ex sindaco, Gianni Alemanno, nel commentare le forti criticità del sistema di raccolta in città, aveva tirato in ballo Bertolaso, ritenuto la figura più adatta a ricoprire il ruolo di commissario straordinario ai rifiuti.
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Se non fosse che il ruolo è già stato assegnato dal governo Draghi al sindaco Gualtieri nell'ambito dei poteri commissariali per il Giubileo. Centinaia i commenti al reportage dal Pincio, molti critici nei confronti dell'amministrazione: «Che vergogna, non ho mai visto Roma così sporca e e degradata - lo sfogo di Maria S. - ... perfino escrementi umani, pazzesco!». E ancora: «Ho accompagnato degli australiani a Roma - il racconto di Nadia T. - . Mi sono vergognata!». C'è poi chi, come Giovanna T., azzarda una provocazione: «Io l'avrei portata tutta davanti a casa del sindaco, forse lì l'avrebbe tolta».
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