Veronica Cursi per “il Messaggero”
Una delle strade più belle e importanti di Roma trasformate in un palcoscenico delle oscenità. Due uomini ripresi mentre fanno sesso spinto appoggiati a un muretto a via Labicana, a due passi dal Colosseo, lì dove ogni giorno tutto il mondo passa per ammirare il simbolo della Città Eterna sempre più offesa e umiliata.
Sono le 4.05 di notte, a due passi dalla gay street. A quell' ora in pieno centro c' è ancora gente in giro per la città, giovani e turisti a passeggio, ci sono bar e localini ancora aperti. Si chiacchiera e ci si diverte. E a Roma, di notte, succede anche questo.
Due uomini sono appoggiati a una recinzione, i pantaloni semi abbassati: stanno facendo sesso in mezzo alla strada. Come nulla fosse.
Qualcuno passa, abbassa lo sguardo e va avanti. Qualcun altro invece si indigna, prende un telefonino e comincia a filmare, loro se ne accorgono, guardano l' obiettivo. Niente cambia.
«Gay o no, è un' indecenza», scrive Stefano P. accompagnando quel filmato che mostra una città senza regole.
Dove sesso, «oscenità, indecenza e degrado ormai la fanno da padrone. E non più solo in periferia, nei quartieri abbandonati e dimenticati. Ma nel cuore di Roma, in quelle strade monumento che dovrebbero essere rispettate come un gioiello».
«Ci sono luoghi a Roma che sono diventati locali a cielo aperto - dice Nathalie Naim consigliere dei radicali del I municipio- c' è solo una pattuglia di vigili in servizio e in municipio arrivano decine di denunce contro il degrado della città. Abbiamo chiesto un presidio fisso, ma ci è stato sempre negato, e ora, con questo ultimo episodio, ancora una volta l' immagine di Roma è danneggiata».
Roma nel tempo è diventata teatro di un degrado senza fine. Perché quella di via Labicana è solo l' ennesima oscenità. Solo qualche tempo fa a via Margutta, rifugio della Dolce Vita, una coppia ubriaca venne sorpresa mentre consumava rapporti in mezzo alla strada.
Così a via Merulana, un uomo venne sorpreso mentre si faceva letteralmente il bidet nella fontana. E alla stazione Termini, crocevia di migliaia di persone, porta d' ingresso della Città Eterna, un senza tetto urinava in un angolo, senza nemmeno l' accortezza di trovare un posto un po' più nascosto. Una lista di ordinaria inciviltà che diventa, purtroppo, sempre più lunga.