Laura Serloni per “la Repubblica”
Goliardata, boutade, satira, (guerrilla) marketing. Almeno così è sicuramente iniziata, ma scherzando il consenso in rete è talmente cresciuto - quasi 1.900 adesioni su Facebook - che alle prossime elezioni di giugno potrebbe esserci anche il Pirn aka Partito indipendentista di Roma Nord.
Una Catalogna dè noantri. Un movimento che chiede "l'assoluta e necessaria secessione" della parte settentrionale della città dal resto della Capitale.
Il presupposto? "Roma nord è la vera Roma, Roma sud un'appendice che nel migliore dei casi dovrebbe essere annessa a Latina". Non vogliono essere confusi, assimilati o avvicinati alla Lega:
"C'è chi ha ipotizzato fossimo un surrogato leghista, un modo per sdoganare il salvinismo a Roma, ma non c'è niente di più lontano dalle nostre idee".
Il presidente del Pirn c'è, anche se nessuno lo ha mai visto per "evitare personalismi politici". E si chiama Alberto Gagliardi, classe '83 originario di Monte Sacro "il quartiere - ci tiene a sottolineare - di Flaiano, Rino Gaetano e Gigi Proietti".
Il logo è già stato disegnato: la torretta di Ponte Milvio, cuore del movimento, e al centro un lucchetto, simbolo dell'eroe locale (Moccia).
Tra il serio e il faceto il programma è già stato lanciato via etere. Sì all'e-democracy, no ai 5Stelle. Sì alle unioni civili e all'aumento esponenziale dell'aliquota Irpef.
"Costruiremo tre nuove linee della metro a Roma nord in 5 anni - promette Gagliardi - e lo faremo in un modo molto semplice: andremo avanti con gli scavi distruggendo tutto ciò che sarà necessario distruggere, e una volta che i lavori saranno completati, il Ministero dei Beni Culturali sarà libero di estrarre i rimanenti busti di Marco Aurelio con i tempi (biblici) che preferisce e mettere su due musei che da soli varranno più del pil della Svezia".
Naturalmente per fare questo "è necessario liberarsi del giogo delle leggi italiane, che bloccano i lavori non appena si rinviene un reperto storico. Ecco perché Roma nord ha bisogno di leggi proprie e una propria costituzione, e perché ciò accada è assolutamente necessaria la secessione".