Giordano Stabile per www.lastampa.it
donald trump e mohammed bin salman al g20 di osaka
Mohammed bin Nayef, ex principe ereditario rivale di Mohammed bin Salman, e stretto alleato degli Stati Uniti, è stato arrestato a marzo e da allora non si sa più nulla di lui. Un tweet, pubblicato e poi cancellato dall’Autorità penitenziaria, ha sollevato dubbi sulla sua salute e la sua stessa vita. Il principe sarebbe stato trasferito in terapia intensiva dopo un infarto. Il tweet negava la morte principe e precisava che un’équipe medica lavorava “24 ore su 24” per occuparsi di lui. Dopo di che il tweet è stato rimosso e le autorità carcerarie hanno denunciato un “attacco hacker”.
Rapporti con i Bush e i Clinton
IL TWEET MISTERIOSO SU MOHAMMED BIN NAYEF POI CANCELLATO
I dubbi e le preoccupazioni restano. Secondo attivisti dell’opposizione il tweet sarebbe un mezzo per saggiare il terreno e preparare il Paese alla scomparsa del principe, esponente di un ramo molto potente della famiglia reale. I Bin Nayef per cinquant’anni hanno monopolizzato il ministero degli Interni e la lucrosa gestione dei pellegrinaggi alla Mecca. Mohammed Bin Nayef, 60 anni, ha legami stretti con l’establishment di Washington, la Cia, la famiglia Bush e i Clinton. Nei primi anni ha guidato la lotta ad Al-Qaeda all’interno dell’Arabia Saudita ed è scampato per poco a un attentato. Nominato principe ereditario da Re Salman nel 2015, è stato scalzato due anni dopo, nel giugno del 2017, da Mohammed bin Salman, figlio del sovrano e attuale uomo forte del Regno.
mohammed bin salman mohammed bin nayef
La nuova linea dinastica
La decisione di Re Salam ha rivoluzionato la linea dinastica. Il trono è finora passata di fratello in fratello, dopo la morte del fondatore Abdulaziz al-Saud nel 1953. Mohammed bin Salman, conosciuto con l’acronimo Mbs, ha adesso la possibilità di arriva al potere giovane, ha soltanto 35 anni, e potrebbe regnare per decenni. Sulla sua strada c’erano però alcuni contendenti pericolosi, compreso il fratello minore del re, Ahmed bin Abdulaziz, anche lui arrestato a marzo assieme a Mohammed bin Nayef. Con quest’ultima purga, dopo quella del novembre 2017, quando fece arrestare 500 principi e uomini d’affari, Mbs si è spianato la strada in maniera forse definitiva.
jeff bezos mohammed bin salman
L’altra crisi, crollano i profitti di Aramco
mohammed bin salman mohammed bin nayef 1
L’uomo forte del Regno deve però affrontare una crisi economica senza precedenti. Il crollo del prezzo del petrolio ha costretto il governo a un’austerity in stile europeo. L’Iva, la prima tassa introdotta nel Regno, appena due anni fa, è stata portata dal 5 al 15 per cento. Sono state soppressi i sussidi statali per “il costo della vita” e quelli per i carburanti, e i premi ai dipendenti pubblici. Aramco, la più grande compagnia petrolifera del mondo e cassaforte della famiglia reale, ha annunciato oggi un calo dei profitti del 25 per cento nel primo trimestre dell’anno. Nel secondo è destinata a fare molto peggio e Riad dovrà pescare nelle sue riserve finanziare, circa 500 miliardi. La seconda incognita è la rielezione di Donald Trump, il più importante alleato internazionale. Se a novembre il presidente Usa non dovesse farcela Mbs si troverebbe a fare i conti con un’Amministrazione democratica ostile.
mohammed bin salman trump visit da cbc mohammed bin salman al saud con donald trump