Estratto dell’articolo di M.D.B. per il “Corriere della Sera”
Il bollettino delle ondate di calore pubblicato dal ministero della Salute riporta una Italia punteggiata di bollini arancioni e rossi, che corrispondono a livello di rischio due e tre e si concentrano tra Lazio, Umbria, Toscana. Ma non risparmiano il Nord, toccando anche Bolzano.
Solo 3 i cerchietti gialli (livello 1), assente il verde. Ieri erano 14 i capoluoghi con la massima allerta, comprese Milano, Roma e Firenze. E i pronto soccorso affrontano un’impennata di richieste, specie nelle città d’arte. Superiori al 20% secondo Fabio De Iaco, presidente della società di medicina di urgenza e emergenza. Però non ci sono difficoltà nella gestione del flusso.
Il Veneto ha proclamato lo stato di disagio climatico fino al 13 agosto per le zone costiera, pianeggiante continentale e pedemontana. La Protezione civile locale di Venezia conferma che oggi la situazione resta invariata.
Afa e temperature elevate che superano i 40 gradi non accennano ad attenuarsi e così sarà fino a Ferragosto […]
In parole meno tecniche, non c’è indizio per un miglioramento. L’Italia è pienamente investita, colpita da «caldo nuovamente intenso e diffusa stabilità, salvo qualche temporale di calore a ridosso dei settori montuosi». Poi la frase meno incoraggiante: «Temperature minime e massime senza variazioni di rilievo».
Cioè decisamente alte.
I pronto soccorso hanno attivato da settimane il codice rosso, il canale preferenziale dedicato ai malori causati dal caldo. Il Fatebenefratelli-Isola — a Roma — è al centro di un’area molto battuta dai gruppi organizzati che si trascinano per le vie roventi. Attese di due o tre ore davanti ai Musei Vaticani sono difficilmente sostenibili.
Pierpaolo Ciocchetti, direttore del dipartimento di emergenza e medicina interna, raccomanda di non correre in ospedale per malori lievi «che possono essere gestiti a casa: gli ospedali in queste settimane di riacutizzazione del Covid sono luoghi esposti alla circolazione di infezioni».
Arrivano soprattutto persone anziane, «affette da altre patologie e sottoposte a terapie farmacologiche che avrebbero dovuto essere modificate in vista della stagione» estiva. Ma «anche i giovani non devono sottovalutare gli effetti del calore», dice non escludendoli dal novero di chi deve stare attento.
Tre giorni fa, durante un raduno in piazza del Vaticano sotto il sole, ci sono stati numerosi svenimenti tra ragazzi già affaticati da una trasferta notturna in autobus. A Venezia, Firenze, Napoli e le altre città d’arte stessa situazione.
Per fortuna i ricoveri non vanno oltre l’1-2% . La maggior parte dei casi vengono risolti con reidratazione.
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