Monica Ricci Sargentini per www.corriere.it
Ha ricevuto le scuse del primo ministro australiano Scott Morrison l’ex addetta stampa del governo Brittany Higgins, che ha denunciato di essere stata stuprata due anni fa da un collega più anziano nell’ufficio della ministra della Difesa, Linda Reynolds, ma di essere stata convinta a non denunciare: «Non sarebbe dovuto succedere — ha detto il premier riferendosi a come è stata gestita la vicenda—, spero che questo episodio suoni a tutti come un campanello d’allarme». Per il movimento delle donne è l’ennesimo segnale di una cultura misogina fatta di commenti sessisti e bullismo nei confronti delle colleghe che ha spinto molte politiche fuori dalla coalizione di governo.
Higgins ha raccontato, in un’intervista al sito web news.com.au , di aver subito violenza due anni fa quando aveva 24 anni ed era stata assunta da poche settimane come addetta stampa della ministra della Difesa. Dopo una serata passata con i colleghi in locale, uno di loro si era offerto di riaccompagnarla a casa. Ma l’uomo, più anziano di lei e molto stimato all’interno del partito Liberale, l’aveva invece portata nell’ufficio della ministra in Parlamento dove l’aveva violentata dopo che le si era addormentata su un divano. La ragazza, che ha ammesso di aver bevuto tanto quella sera, si sarebbe svegliata nel mezzo dello stupro chiedendo al suo assalitore di fermarsi.
Cosa è successo dopo? La giovane ha detto di aver raccontato tutto alla ministra e ad altri membri del Parlamento, durante un incontro che si è incredibilmente tenuto nella stessa stanza in cui era avvenuto lo stupro, ma si era alla vigilia delle elezioni politiche e nessuno voleva rischiare uno scandalo in piena campagna elettorale.
Così Higgins ha ritirato la denuncia che aveva presentato alla polizia: «Mi hanno fatto capire che avrei perso il lavoro — ha raccontato —, mi hanno voluto silenziare e penso che questo sia così sbagliato». Il governo, in un comunicato stampa, ha detto di «essere dispiaciuto che Higgins non si sia sentita appoggiata in questa vicenda». E anche la ministra Reynolds si è scusata pubblicamente.
In Australia una donna su sei subisce violenza sessuale nel corso della sua vita, secondo le stime più recenti del Dipartimento di Statistica. Un dato in crescita negli ultimi dieci anni, forse anche perché è aumentato il numero di vittime che ha trovato il coraggio di denunciare.